Progetto OdG e Poligrafico di Stato, ''Press Card'': il nuovo tesserino per i Giornalisti In primo piano
Grandezza, spessore e consistenza saranno al pari delle moderne carte d’identità elettroniche e perdipiù anche con le medesime caratteristiche di anticontraffazione: queste le prime notizie in merito alla nuova Press Card per Giornalisti che andrà a rimpiazzare quella cartacea, ovvero il tesserino di colore marrone sul quale tutti noi iscritti ed in regola con il versamento delle quote attacchiamo - anno dopo anno - l’atteso bollino.
Un tesserino multifunzionale, insomma, il cui progetto è stato promosso dall’Ordine dei Giornalisti ed è attualmente in via di sviluppo presso l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, con il quale l’OdG ha avviato la collaborazione.
“Il nuovo tesserino rappresenterà un riferimento di gestione semplificata e sicura di un documento di iscrizione ad un ordine professionale”, dichiarano dall’OdG.
Sulla Card - di cui è già stata delineata una prima bozza grafica - si prevede l’aggiunta della scritta PRESS, per aiutare nel riconoscimento i giornalisti che si trovino in ambiti internazionali, garantendo così una maggiore sicurezza in contesti critici o pericolosi.
Inoltre, si pensa di far rientrare la Card nell’ambito dell’IT-Wallet, ovvero, il sistema di portafoglio digitale che l’Istituto Poligrafico sta implementando insieme con PagoPa (App IO) sotto il coordinamento del Dipartimento per la Trasformazione Digitale.
Sull’importanza dell’iniziativa si sono espressi il presidente nazionale dell’OdG, Carlo Bortoli, e l’amministratore delegato del Poligrafico, Francesco Soro, convenendo su come questo progetto-pilota possa rappresentare non solo un ulteriore passo in avanti per quanto riguarda l’innovazione delle procedure dell’Ordine dei Giornalisti, ma anche un’utile esperienza per tutte le professioni ordinistiche.
Ora, in attesa di comunicazioni ufficiali, resta da capire - per chi è in possesso del caro, vecchio tesserino cartaceo - se in futuro si dovrà restituire all’Ordine (pessima idea…), oppure si potrà conservare come glorioso cimelio da tramandare ai nipotini.
Sono lontani i tempi in cui il grande giornalista-sindacalista Mimmo Castellano lottava con forza e determinazione per far sì che il tesserino dei giornalisti fosse di un unico colore…
Una volta, infatti, era di colore verde quello dei pubblicisti e marrone quello dei professionisti e dietro tale distinzione si celava - neanche troppo velatamente - una distinzione tra giornalisti di serie A (professionisti) e giornalisti di serie B (pubblicisti), ebbene, dopo una lunga ed estenuante battaglia, Castellano la ebbe vinta, con grande soddisfazione di tutti i pubblicisti.
Ricordo ancora un incontro destinato alla Stampa organizzato nel paese natale di San Pio, Pietrelcina, in cui Mimmo Castellano affermò con veemenza: “I pubblicisti sono giornalisti a tutti gli effetti e spesso sono anche più bravi dei professionisti, avendo una cultura di livello superiore. Tra pubblicisti e professionisti non c’è e non deve esserci alcuna differenza, perché il giornalista è tale senza aggettivi”.
ANNAMARIA GANGALE