Sogni e bisogni In primo piano
Sogno e bisogno è il pendolo sul quale
oscilla la vita.
Il bisogno del ventre, mare in cui il
feto naviga protetto, ed il sogno di uscirne presto.
Il bisogno del seno materno, parte di quel cordone che non si recide mai, ed il sogno di annusare il mondo degli altri.
Il bisogno della mano del genitore ed il sogno di correre senza.
Questa distonia, a prima vista contraddittoria e surreale, è la tela dell'esistenza che ognuno di noi dipinge, a volte, con colori forti e marcati, a volte, con toni pastello e sfumati.
Nell'infanzia e nell'adolescenza i bisogni lasciano spazio ai sogni. La mente si irradia di mondi fantastici, di imprese impossibili, di un futuro tutto da scrivere con ingenuità e fantasia, senza limiti e paure.
E' l'ottimismo dell'anima, del disegno incerto del proprio destino. Un entusiastico stato di energia simpatica. Salito in cima alla collina della maturità accade spesso che il sogno resta a valle, sopraffatto dal bisogno crescente di sbarcare il lunario: primum vivere, deinde philosophari.
In un mondo globalizzato, sempre più competitivo, incattivito dall'avere senza essere, dall'indifferenza e dalla mancanza di valori condivisi, il bisogno trionfa ed il sogno si spegne sopraffatto dall'ansia di vivere; o, meglio, di sopravvivere.
Non si salverà l'uomo dedito alla ricerca di un benessere materiale sempre maggiore ed ostentato, ma l'uomo che riuscirà a ritornare bambino e coltivare i sogni, non facendoli appassire.
Il mondo, purtroppo, è in gran parte dei mediocri che coltivano la nullità dell'apparenza, cercando il riscatto ad una vita insignificante in un ruolo politico, sociale o lavorativo. I mediocri vivono il presente ed ignorano il senso dell'esistenza. Esercitano il potere per il potere, il guadagno per il guadagno, l'egocentrismo dell'autoreferenzialità.
Non hanno sogni, solo bisogni. L'uomo custode delle passioni, che alimenta nell'intimo esercizio del sogno, è il sole che irradia l'anima di quel bambino che custodisce in sé, alla ricerca della profondità e della prospettiva del vivere.
E il miracolo quotidiano si ripete da secoli. Mentre un uomo si spegne, addormentandosi con i propri sogni, un piccolo uomo si affaccia alla vita ed ai sogni, raccogliendone il testimone.
Ugo Campese