Terremoto che fare? In primo piano
Nell'Aula Magna della Scuola
Secondaria di Primo Grado di Foglianise, il 3 Marzo 2008, ha avuto
luogo un Seminario dal titolo: Terremoti ? Niente Paura!.
L'evento, suddiviso in due sessioni, si è tenuto nell'ambito
della XVIII Settimana della cultura scientifica e della tecnologia ed
è stato promosso dall'I.C. Foglianise, sotto l'egida
dell'INGV, patrocinata dall'Amministrazione Comunale.
Il lato scientifico dell'evento è
stato curato dal geologo di Foglainise Dott. Giancarlo Boscaino. Il
seminario è stato moderato dal giornalista del Mattino Achille
Mottola; ha concluso i lavori Mario Pedicini, Dirigente dell'Ufficio
Scolastico Provinciale.
A margine abbiamo intervistato la
Dott.ssa Concetta Nostro, responsabile Formazione e Informazione INGV
e il Prof. Maurizio Mignone dell'INGV di Grottaminarda (AV).
- Dott.ssa Nostro quali sono i criteri di riferimento per determinare il rischio sismico nel territorio Centro-Meridionale?
Il rischio sismico è una variabile che viene individuata considerando la pericolosità e la vulnerabilità delle strutture in base alla presenza dell'uomo su queste aree. L'aspetto più importante è calcolare la pericolosità, basata sulle caratteristiche della sismicità strumentale in riferimento ai sismi del 1980 in poi e per quanto riguarda i terremoti precedenti mediante le ricerche storiche. Il parametro che andiamo a calcolare è la pericolosità. Laddove queste aree sono abitate bisogna valutare le caratteristiche delle strutture, se sono più o meno vulnerabili, soggette a terremoti, danneggiamenti e anche il cosiddetto valore esposto, la percentuale di popolazione-strutture che possono essere colpite da un terremoto determinano il rischio sismico. Le caratteristiche di queste tre zone si riferiscono ai terremoti, verificatesi in 200 anni con una certa magnitudo.
- Prof. Pignone la stesura della Carta della Pericolosità Sismica, suddivisa in otto aree colloca la Campania tra i territori più colpiti dai terremoti. Perché è stata necessaria questa individuazione analitica?
Ciò è
dovuto all'approfondimento rispetto alla classificazione dei sismi
in Italia, che ha suddiviso i comuni secondo 4 fasce: alta; media;
bassa e nulla. La classificazione della pericolosità va al di
là dei confini comunali e divide la Campania e l'Italia in
fasce di accellerazione massima possibile al suolo per un terremoto
atteso di massima intensità.
In poche parole
significa che nelle otto zone ed in Campania potrei avere per un
certo periodo un terremoto che può provocare un accellerazione
massima con un certo coefficiente. Se vediamo la mappa della
pericolosità notiamo che nell'Italia Centro-Meridionale
appaiono zone che hanno una massima accelerazione, basata su tre
fattori: la sismicità storica; la geologia e le leggi
d'attivazione, modelli di studio per verificare come viaggiano nel
sottosuolo le onde. Le otto zone sono molto importanti rispetto alla
suddivisione nazionale.
- Il 01-03-08, il Corriere della
Sera, nella rubrica Focus, dedicata ai terremoti e alla sicurezza ha
pubblicato un ampio servizio denunciando come per le scuole, gli
ospedali, caserme e università le verifiche sono in ritardo.
Perché manca la sensibilità ad affrontare
tempestivamente i problemi di interesse collettivo?
Il problema principale è legato alla mancanza di fondi. Non a caso è conseguente al terremoto del Molise ma non preventiva, in cui una scuola fu distrutta e morirono 27 bambini, ma sono stati compiuti passi in avanti. Io ho fatto il Liceo in un garage che poi è crollato nel terremoto del 1980. Un'iniziativa dell'INAIL finanzia gli Enti pubblici che vogliono mettere in sicurezza le scuole rispetto alla normativa antisismica e non solo, in ordine alla sicurezza deve essere pubblicizzata per intervenire tempestivamente.
- Educazione e prevenzione sono i
cardini del Progetto Edurisk, promosso dall'Istituto Comprensivo
di Foglianise. Quale giudizio può esprimere sul percorso
didattico prescelto dagli insegnanti per formare gli alunni ad
affrontare i terremoti con una maggiore consapevolezza
comportamentale?
Questo progetto è
stato proposto dall'INGV e dall'I.C. di Foglianise ed abbiamo
avuto una risposta strepitosa, vulcanica da parte degli insegnanti.
Abbiamo visto dei risultati solo parziali che sono davvero
incredibili. I bambini hanno percepito i vari aspetti dell'evento
terremoto ed acquisito una maggiore consapevolezza di quello che può
accadere e come devono fare nel momento in cui si verifica e quali
siano le nome comportamentali corrette da tenere. Ricordiamo che il
progetto elaborato tra l'I. C. Foglianise e l'INGV è di
durata biennale.
NICOLA
MASTROCINQUE