UNISANNIO. Inaugurato il LInC, Laboratorio di ricerca sperimentale, dove la teoria diventa pratica In primo piano

L'Università degli Studi del Sannio ha inaugurato -nella cittadella scolastica di piazza Risorgimento- il LInC, un Laboratorio di ricerca sperimentale e didattica avanzata nell'area dell'Ingegneria civile. Un ′gioiellino′ della didattica avanzata, a servizio di studenti ed aziende del territorio, grazie a complessi e sofisticati macchinari d'ingegneria edile, all'avanguardia nel misurare i parametri di resistenza, deformazione e rottura dei materiali da costruzione. Sul tetto, un giardino attrezzato di 400mq dove ragazzi e docenti possono rilassarsi & concentrarsi.

A presiedere la manifestazione inaugurale, il Magnifico Rettore dell'UniSannio prof. Gerardo Canfora.

Oggi si arricchisce l'offerta formativa dell'Ateneo sannita, grazie a questo laboratorio di eccellenza. Si arricchiscono le possibilità per i nostri studenti di accedere ad attrezzature di avanguardia per potenziare la parte sperimentale dei nostri Corsi di laurea. In particolare, in questo laboratorio noi faremo attività sperimentali nel settore dell'Ingegneria civile e dell'Ingegneria idraulica.

I ragazzi che si formeranno qui, dove possono poi facilmente trovare opportunità di lavoro? In questo momento, il settore dell'Ingegneria è alla ricerca di figure professionali in maniera direi disperata: c'è una domanda di ingegneri che supera di gran lunga l'offerta, per cui le opportunità di lavoro sono veramente tante.

Per un'azienda si parlerebbe di ‘tratto distintivo': cosa contraddistingue questo nuovo Laboratorio dell'UniSannio? Il tratto distintivo di questo Laboratorio è che sarà possibile fare attività di caratterizzazione dei materiali e delle strutture, anche in relazione a requisiti antisismici: un'area nella quale il nostro Dipartimento esprime da anni grandi competenze e grandi capacità scientifiche.

Quindi si possono ulteriormente consolidare le relazioni soprattutto con i privati. Il nostro obiettivo è quello di mettere a disposizione delle imprese un'area dove potenziare la loro capacità di essere sul mercato con successo -conclude il Rettore Canfora.  

Tra i fautori del progetto, nato 15 anni fa da un'idea della professoressa Marisa Pecce, il prof. Giuseppe Maddaloni, docente di Tecnica delle costruzioni all'Università del Sannio.

Prof. Maddaloni, perché questo laboratorio può diventare davvero ″attrattivo″ per ragazzi che scelgono d'intraprendere questo particolare percorso formativo? Per noi è fondamentale che un ragazzo, oltre a studiare teoricamente gli aspetti delle materie, possa anche fare pratica applicazione. Sappiamo bene che questo è fondamentale. In questo laboratorio c'è la possibilità di fare sperimentazione, quindi pratica applicazione dello studio dell'acciaio, come nel caso di uno dei nuovi macchinari: si fa vedere come si ottengono, attraverso una prova pratica, quei risultati che noi abbiamo spiegato in classe alla lavagna.

Che tipo di materiali potete esaminare attraverso queste complesse apparecchiature? Materiali di muratura, calcestruzzo, cemento armato, legno e materiali innovativi in fibra di carbonio. Abbiamo oggi la possibilità di toccare con mano quello che noi diamo ai ragazzi sotto l'aspetto puramente teorico. E questo è il modo migliore per comprendere le cose: fatto applicativo, fatto teorico.

E incentiva, come sottolineava il Rettore, quelle alleanze coi privati che operano sul territorio per permettere ai ragazzi di trovare qui opportunità occupazionali. Assolutamente sì. Noi abbiamo voluto fortemente questo laboratorio con dimensioni così importanti, praticamente nel centro città. Adesso siamo presenti e c'è la reale possibilità d'interagire maggiormente con le aziende e fare in modo che il territorio ne abbia benefici: è questo il nostro unico interesse.

GIUSEPPE CHIUSOLO    

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