Lega Sannita, lo sfogo di D'Agostino: ''Io amareggiato e desautorato. La Lega la si serve, non ci si serve!'' Politica

Si convoca un vertice di leghisti sanniti, guidati da Claudio Mosè Principe presso la sede della componente politica della sottosegretaria Pina Castiello e dell’europarlamentare Lucia Vuolo e i tesserati (quelli della prima ora!) lo apprendono dalla stampa”.

A parlare è Stefano D’Agostino, colui che la Lega Sannita “l’ha sponsorizzata quando ancora esisteva chi se ne scandalizzava ed espressione sul territorio di Valentino Grant”.

Il riferimento va all’appuntamento tenutosi giovedì sera con all’ordine del giorno la valutazione sull’attuale evoluzione politica in seno alle varie istituzioni provinciali dopo la tornata elettorale del 26 maggio scorso.

Sono inoltre amareggiato - prosegue - per quanto successo ad agosto 2018, quindi dopo le elezioni politiche. In un vertice a quattro con l’onorevole Cantalamessa, Ricciardi e l’avvocato Tombino, si era parlato di proseguire in un’ottica d’integrazione e continuità rispetto a quanto operato dal mio coordinamento negli anni precedenti. In pratica, in nome della continuità ed integrazione mi fu chiesto di fare un passo indietro da coordinatore provinciale e nominato responsabile regionale alle politiche agricole e alimentari. Lo feci e dal cilindro venne fuori un coordinamento provinciale guidato dal solo Luca Ricciardi senza nessun componente che si era prodigato sul territorio.

D’Agostino poi aggiunge: “A proposito, in questo vertice, almeno dalla stampa, non appare il nome di Ricciardi, una dimenticanza o semplicemente si è ritenuta la sua, una presenza superflua?”.

La mia riflessione, visto che sono stati presenti anche esponenti dell’amministrazione comunale beneventana, mi porta a fare pensieri un po’ così, direi, irriverenti - afferma ironico -. Dobbiamo aspettarci, da questo vertice, una nuova corrente che voglia cavalcare l’onda favorevole della Lega in vista delle prossime elezioni regionali? Lo so - aggiunge - a pensar male si fa peccato, ma a volte ci s’azzecca, diceva un famoso politico!”

Vorrei ricordare - conclude - a chi si approccia alla compagine Lega, che i Partiti si reggono con Statuti e tesseramenti, ma soprattutto che il nostro motto è “La Lega la si serve, non ci si serve! A buon intenditor…”.