Rapporti tra Mastella e De Luca, Lonardo contro il sindaco di Benevento: ''Il lupo perde il pelo...'' Politica

Sulla questione legata ai rapporti tra Clemente Mastella e il presidente della Regione, Vincenzo De Luca, nuovo attacco al sindaco della città da parte di Lucio Lonardo (foto), coordinatore di Forza Italia.

“Ci risiamo - scrive - il lupo Mastella perde il pelo, (tornata elettorale delle politiche miserrima) ma non il vizio (quello di mandare avvisi ai naviganti nei momenti di loro presunta difficoltà, facendo la voce grossa nella speranza di portare a casa quel bottino elettorale che ultimamente l’elettorato gli ha negato).

Il nostro Fregoli della politica cambia continuamente personaggi ma altrettanto continuamente è in cerca di autore.

A volte sembra Tartarino di Tarascona che va in cerca del leone da cacciare e che invece se ne torna con una vecchia pelle del felino comprata in un souk; a volte il Barone di Munchausen allorquando spara balle spaziali: il bosco da centomila alberi, il Campo da Golf, l’istituenda Facoltà di Medicina e Chirurgia all’Unisannio, un nuovo Ospedale.

Pensate quello che volete ma a me l’immagine tenera che mi viene in mente è quello del bambino con il cappello da scugnizzo rivoltato, il ditino malizioso in bocca, il moccolo che fa capolino dal naso mentre voglioso guarda la vetrina dei tanti dolci che vorrebbe acquistare ma al contempo sono evidenti le tasche vuote e rivoltate del bermuda dalla quali pendola solo una fionda con intarsiatura sul legno che dice: memento De Luca!

Chiedere un’ulteriore visibilità in Giunta all’ex partner, amico, compagno di cordata De Luca: E’ un ulteriore sfregio alla città, ai cittadini, al patto sociale con essi sottoscritto, in un momento drammatico di essa per la crisi del commercio, del terziario, dell’economia in genere e finanche di sopravvivenza tenuto conto della potabilità dell’acqua, per cui l’ultimo dei pensieri dovrebbe essere quello di trovare un posto alla Papessa Giovanna di turno.

La visibilità già è salva per la presenza all’Assessorato al Turismo di persona qualificata e prestigiosa. Se avesse voluto fare qualcosa di importante per la città e la regione tutta bastava tener fede al patto sottoscritto con il mondo medico accademico campano che aveva indicato come loro candidato Santini, destinato a ricoprire quel ruolo di assessore alla Sanità, unico caso in Italia, vacante ancor oggi, ma all’epoca si preferì fare la scelta del Turismo per privilegiare i soliti triccheballacch? Estivi per i circenses da dare in pasto all’elettorato (del pane non se ne è mai fregato una cippa, soprattutto ora che è a dieta).

A questo punto confidiamo tutti nella lungimiranza del governatore che, a costo di mettere a rischio il terzo mandato, rifiuti la proposta del “dottore” e vada avanti mandandolo di nuovo ramengo ma da solo per un nuovo “bagno” non di folla ma solo politico.
Amen”.