Sequestro Sanav, Giorgione: ''Il sindaco non si lavi le mani, assuma le dovute decisioni su omissioni e incompatibilità''&a Politica

Lo scorso 26 settembre 2023, nella mia qualità di consigliere comunale, ho formulato un’interrogazione al sindaco, sulla questione miasmi in città - SANAV - trasmessa con pec al Comune di Benevento in pari data, a seguito delle  relazioni ARPAC e della forestale, nonché  dell’intervento del sindaco stesso, che annunciava controlli a tappeto e verifiche costanti, invitando a tanto anche gli altri organi di controllo”. Così in una nota a sua firma Gerardo Giorgione, consigliere comunale di Forza Italia.

Praticamente - prosegue - 5 mesi dopo è arrivato il sequestro da parte della Procura di Benevento di un’area della SANAV. Senza entrare nel merito di quanto richiesto dalla Procura ed ammesso dal GIP non posso sottacere sul demerito di una gestione ambientale, oserei dire facilona e supponente di qualche amministratore che, su tale argomento, non ha mai dato risposte, chiudendosi nel mutismo selettivo.

Si è passati velocemente dai trionfalismi per l’ambiente cittadino purissimo, nonostante la impossibilità di respirare proprio per i miasmi persistenti, alla costante violenza perpetrata nei confronti dei cittadini beneventani, specie di quella zona, che per l’ennesima volta sono stati presi in giro da “sedicenti attività di controllo e impegni risolutori”.

Colpisce - sottolinea Giorgione - la totale assenza dell’assessore competente in materia, totalmente sparito sulla quaestio miasmi e non se ne capisce il perché. Nessuno, infatti, ha risposto alla mia interrogazione del 26 settembre 2023. Non è stato mai convocato un Consiglio comunale sulla questione “ambiente e miasmi“ in città e nella zona industriale interessata. Cosa mai li ha spinti a non parlare della SANAV e dei miasmi derivanti dalle lavorazioni della predetta?

Di certo, come detto qualche tempo fa da un delegato di Forza Italia, si è rapidamente passati dalle foto festanti per insignificanti tagli d’erba all’oscurantismo assoluto, per l’assenza totale di una politica ambientale.

Ma vi è qualche problema ad intervenire da parte del sindaco? O da parte dell’assessore all’ambiente ?

E’ palese - rileva il consigluere comunale - che la “questione ambientale” è al collasso. Speriamo, però, che questo sequestro possa dare l’avvio alla responsabilizzazione della amministrazione e che il sindaco, quale massimo organo per la tutela della salute pubblica non paventi solo con parole tale impegno, ma inizi a optare per revocare o far dimettere, che sarebbe meglio, chi ha dimostrato poca attinenza e interesse alla questione “ambiente”.

Spero che il sindaco prenda spunto da questo evento e, con il coraggio e la spregiudicatezza che non gli è mancata in altre occasioni, provveda quanto meno a porre in stand by alcune figure totalmente disattente, disinteressate e financo con qualche incompatibilità.

Il sequestro dell’area SANAV, sempre tenendo in considerazione che un sequestro non equivale a condanna definitiva fino al terzo grado, deve indurre il primo cittadino a una seria riflessione che lo conduca ad adottare provvedimenti importanti, nella consapevolezza che la tutela della salute pubblica non va solo paventata, ma tutelata “veramente”.

Il sindaco - conclude Gerardo Giorgione - mostri anche in questa circostanza il ‘cuor di leone’ che in altri momenti non ha esitato, nemmeno un attimo, a mostrare, così da non farsi considerare stavolta alla stregua di don Abbondio”.