La presidente del Tribunale di Benevento Marilisa Rinaldi risponde agli Avvocati Società
Ecco la nota che la Presidente del Tribunale di Benevento Marilisa Rinaldi ha inviato al Presidente dell'Ordine degli Avvocati di Benevento e alla stampa.
L'iniziativa dell'Ordine, prescindendo da ogni considerazione sul merito delle questioni trattate, ha segnato un deciso cambio di toni nei rapporti tradizionalmente sereni che hanno contraddistinto questo Foro, pur nel rispetto della normale dialettica tra le parti.
Ritengo, pertanto, necessario puntualizzare quanto segue:
1. dalla documentazione in possesso di questa Dirigenza non risulta che vi siano state reiterate e frequenti istanze di Avvocati del Foro di Benevento volte ad evidenziare ritardi da parte dei Magistrati ordinari del Tribunale di Benevento nei tempi di emissione di sentenze, di decreti ingiuntivi e di ordinanze a seguito di riservate; comunque, alle istanze pervenute si è dato sempre tempestivo riscontro;
2. questo Ufficio, indipendentemente da qualunque segnalazione di parte, effettua rilevazioni periodiche tratte dai Sistemi Informatici onde monitorare costantemente i tempi di deposito dei provvedimenti sia in funzione del rispetto degli obiettivi previsti dal Programma di gestione ex art.37 del d.l. n.98 del 2011, convertito nella legge n.111 del 2011, sia in funzione del rispetto degli obiettivi assegnati dal PNRR;
3. nell'anno 2023 risulta che la percentuale dei ritardi nel deposito dei provvedimenti sul totale si attesta mediamente intorno al 6,13% con una punta massima del 14,39 %per il deposito delle ordinanze ex art.702 bis c.p.c. (cfr. Allegato n.1);
4. l'incidenza percentuale dei ritardi appare fisiologica e non particolarmente allarmante, anche alla luce della situazione di altri Uffici del Distretto;
5. i dati inviati con cadenza semestrale dal Ministero della Giustizia, qui pervenuti, relativi alle attività dei Magistrati in funzione del raggiungimento degli obiettivi del PNRR - l'ultimo dei quali afferisce al primo semestre dell'anno 2023 - indicano una percentuale di abbattimento di arretrato e un Disposition Time che vede questo Tribunale tra i più virtuosi del Distretto (variazione arretrato rispetto all'anno 2019: -63,5% - Variazione DT rispetto all'anno 2019: -31,1%);
6. la riforma Cartabia, entrata in vigore il 28 febbraio 2023, ha determinato - oltre a reiterate modifiche degli applicativi informatici con ricadute di difficile gestione nella organizzazione del lavoro giudiziario, peraltro ben note agli iscritti al locale Ordine Forense -un aggravio degli adempimenti demandati ai magistrati proprio nella fase di avvio dei processi cui si sta cercando di ovviare;
7. alcuni aspetti problematici di tipo organizzativo con particolare riferimento al contenzioso della Famiglia dovrebbero essere superati con la operatività, a livello circondariale, del cosiddetto Tribunale della Famiglia, con destinazione a questo Organo di Giudici Specializzati;
8. è utile segnalare che nella materia della famiglia la durata media dei procedimenti definiti, come da elaborazione statistica estratta da applicativo ministeriale, sempre con riferimento all'anno 2023, non supera nel valore massimo i 179 (centosettantanove) giorni.
Quanto ai Giudici di Pace di Benevento questa Presidenza con la collaborazione del Presidente di Sezione Penale, individuato quale coordinatore, ha da tempo avviato una attività di verifica e di monitoraggio per le innumerevoli criticità man mano emerse, derivanti anche dalla grave scopertura nell'organico (su una pianta organica di 14 magistrati onorari - mai coperta integralmente - sono da tempo in servizio effettivo solo 6 magistrati onorari). A tal fine sono stati predisposti innumerevoli piani di smaltimento la cui attuazione è stata di volta in volta controllata e riaggiornata.
In conclusione, si è dell'avviso che mantenere una solida collaborazione istituzionale tra tutti gli attori interessati al buon funzionamento del Servizio Giustizia sia la strada migliore ai fini del conseguimento di obiettivi di efficienza e qualità, che non possono essere altro che condivisi, escludendo dal confronto ogni pulsione polemica, sia perché impropria nella forma sia perché inutile nella sostanza, ha concluso la Rinaldi.
Alla presente nota sarà data diffusione anche agli Organi di Informazione Locale, non avendo questo Ufficio altro strumento per rendere conto del proprio operato, oggetto di critiche sempre possibili e legittime, ai cittadini, nel cui nome ed in favore dei quali viene amministrata la Giustizia.