Le piccole fortune della gente comune Società

Primo episodio

“Buongiorno, signora Carme’! Come state?” - “Bene, ‘ngraziando ‘u Signore! Sono stata alla posta a pagare qualche bolletta…” - “Vi sarete certamente stancata! Là c’è sempre una fila che non finisce più!” - “No, signora mia! Questa volta non c’ho messo le solite due ore! Sono stata veramente fortunata! Pensate: davanti a me solo sette persone. In mezz’ora ero già fuori. Ho avuto una sciorta da non credere!”

Secondo episodio

“Franco, per favore, devi correre in farmacia. Piergiorgio ha la febbre e ci manca la tachipirina” - “Faccio più presto che posso. Vado con la macchina” - Venti minuti dopo - “Eccomi di ritorno. Qui c’è il flaconcino” - “Meno male che hai fatto presto. In genere tra traffico e clienti….” - “Guarda, ho avuto un c…… da non credere! Io arrivavo e un posto si liberava; proprio lì davanti!”

Terzo episodio

“Mamma, mamma! Guarda che ho trovato? Un soldo a terra: vale molto, è vero?” - “No, sono solo dieci centesimi, ma ti puoi considerare fortunato. Trovare un soldino porta sempre fortuna!”

Quarto episodio

Alla cassa di un supermercato - “Senta, per favore, non può darmi due euro e venti spicci?” - “Mi spiace, penso di non averli……. No, no: eccoli! Li ho trovati! Che fortuna oggi”

Quinto episodio

Stridio di freni; rumore di lamiere e vetri rotti - “Ca…. come si è fatta la macchina! E lei, non poteva guardare con più attenzione?” - “Ma stia zitto, e si rallegri invece. Non ci siamo fatti niente. Una vera fortuna!”

Queste, e solo poche altre simili, sono le fortune della gente comune. Niente che ci cambi la vita. Ci accontentiamo di veramente poco. Dicono che la Fortuna sia bendata. A me viene il sospetto che ci veda benissimo: alla massa del popolino, piccole fortune. Ai pochi eletti, quelle grandi.

Ma come, anche lì c’è qualcosa che non si muove nel senso giusto?

LUIGI PALMIERI 

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