Teorie sugli ufo... Avvistamenti a San Giorgio del Sannio e a Calvi Società
Nel vasto universo delle teorie sugli ufo, spesso ci troviamo ad affrontare enigmi che sfidano la nostra comprensione. In un mondo in cui la ricerca di vita extraterrestre continua a suscitare interesse – l’acqua ritrovata su Marte ha fatto dichiarare al geologo Francesco Senese che “le evidenze di queste scoperte sono compatibili con l’ipotesi della vita” – e mentre attendiamo ulteriori indagini e scoperte, dobbiamo rimanere aperti a ogni possibilità. Realtà Sannita se ne è già occupata circa dieci anni or sono, quando a Fragneto Monforte se ne parlò in un convegno tenutosi a margine del raduno internazionale delle mongolfiere. Oggi abbiamo chiesto al presidente e fondatore del Centro ufologico mediterraneo (Cufom) Angelo Carannante di farci il punto della situazione.
Il recente Rapporto Ufo della Nasa svela la verità sulle prove raccolte: conferma che esiste un team di esperti che indagano sul fenomeno; cambia però il termine per gli oggetti non identificati, ora si chiamano Uap (Unidentified anomalous phenomena); il capo del team afferma che al momento non ci sono prove sufficienti per confermare l'esistenza degli alieni.
Credo che, la divulgazione dei filmati ufo girati da militari statunitensi, avvenuta inizialmente nel 2017 sul New Tork Times, grazie a uomini coraggiosi come Lui Elizondo, Jeremy Corbell, George Knapp, Tom De Longe e la sua To The Stars Academy of Arts & Science, ma anche altri ufologi, politici e giornalisti, abbia inferto un duro colpo al cover up (occultamento della verità sugli ufo), costringendo il Pentagono ad ammettere che quei video erano autentici. Credo, con fermezza, che dietro a questi uap, così denominati oggi gli ufo, vi sia un’intelligenza non di questo mondo. Se si trattasse di velivoli di straordinaria tecnologia di potenze straniere, gli Stati Uniti certamente lo avrebbero saputo, in quanto la copertura dei satelliti militari che controllano ogni angolo del nostro pianeta, avrebbe rivelato subito l’esistenza di velivoli con le prestazioni tecnologiche straordinarie di cui sono capaci gli ufo. In altre parole, gli Usa conoscono benissimo il grado di sviluppo tecnologico dei loro “avversari”. Quindi, se non si tratta di velivoli Russi, Cinesi, la conclusione non può che essere una sola. A meno che non si tratti di tecnologia top secret Usa e gli uap “alieni” sono solo un diversivo per sviare l’attenzione: ma, gli ufo sono stati avvistati finanche in epoca preistorica.
Si conferma la tradizione che vuole il mese d'agosto, come quest'anno, principe degli avvistamenti nella sola città di Milano. Come mai?
La domanda si riferisce alla statistica pubblicata dal Centro Ufologico Nazionale e… scopre l’acqua calda. Anche il Cufom, alias Centro Ufologico Mediterraneo, nei mesi estivi registra sistematicamente un incremento degli avvistamenti di oggetti volanti non identificati. Quindi, l’intensificarsi delle segnalazioni nei mesi estivi non riguarda solo Milano, ma ogni angolo del mondo nel periodo primavera–estate–inizio autunno, quando le persone stazionano molto all’aperto, sono in vacanza, si rilassano e prestano più attenzione a quanto avviene sulle loro teste. Piuttosto, mi chiedo, dove sono tutti questi avvistamenti di cui parla il Cun (Centro ufologico nazionale), visto che i casi da esso pubblicati, nel senso di spiegarli nel dettaglio, sono davvero pochissimi, rispetto alle segnalazioni che afferma di aver ricevuto? Come mai li tiene nel cassetto? Gli ufo files devono essere divulgati e non conservati e tenuti segreti a disposizione di poche persone. Per quanto riguarda il Cufom, recentemente, parlo del 2023, abbiamo registrato due importanti avvistamenti a San Giorgio del Sannio e Calvi, di cui presto si conosceranno i dettagli. Del resto, il Sannio è una zona ad alto tasso di avvistamenti, come dimostra la casistica del Cufom che spesso si è occupato di essi.
Pochi sanno che a Milano già nel 1933 venne avvistato un ufo precipitato poi al suolo tra Vergiate e Sesto. Il cosiddetto Ufo del Duce è uno dei misteri del nostro Paese e si sa davvero poco in merito: secondo la leggenda pare sia poi finito negli Stati Uniti. È vero che le testimonianze di chi lo avvistò siano però conservate nei documenti che oggi sono in possesso degli ufologi nostrani? La prima volta me ne parlò a metà anni Settanta a Napoli l'allora direttore del Centro ufologico nazionale (Cun) Roberto Pinotti.
È una domanda che bisognerebbe rivolgere direttamente al Cun ed al suo maggiore esponente. Se questo storico Centro ufologico ha pubblicato tali notizie, allora vorrà dire che ci hanno lavorato e tratto le conclusioni. Dal periodo fascista è trascorso quasi un secolo e accertare la verità dei fatti, anche solo dopo cinquant’anni (cioè negli anni Settanta quando si cominciò a parlarne), è sempre piuttosto difficile. Per fare un esempio, veda il celeberrimo incidente di Roswell di inizio luglio 1947, quindi più recente e molto più studiato, che è molto discusso. Insomma, in merito a questi ufo files fascisti non mi esprimo e la soluzione migliore sarebbe saperne di più proprio dal Cun.
Accade spesso che gli ufo, dopo un periodo di notevoli avvistamenti, cadano nel dimenticatoio e segua un lungo periodo di quiescenza. Durante questo intervallo di calma apparente, i credenti più ferventi continuano a elaborare teorie su teorie, assimilando il caso nel folclore. Alla fine il caso ufologico torna nei media in una forma molto più virulenta e si diffonde. È la sindrome di Roswell così definita dai veterani dell'investigazione antibufala Joe Nickell e James McGaha in La bufala degli alieni precipitati a Roswell, in Wired, 1° agosto 2014.
Beh, lasciamo stare questi “scienziati” antibufala che, nella foga di tutto spiegare, spesso e volentieri sparano “bufalone” loro stessi. Si tratta di persone che non ammettono l’esistenza di incognite, forse perché temono il mistero e le cose a cui non riescono a dare spiegazioni. Parlo del Cicap (Comitato italiano per il controllo delle affermazioni sulle pseudoscienze, ndr) principalmente e di tutti i suoi seguaci; Massimo Polidoro, il compianto Piero Angela, che sono sempre stati allergici al fenomeno ufo. In altre parole, credo che ne abbiano paura. Gli puoi anche portare un alieno in carne e ossa, ma loro, gli scettici, negheranno sempre e comunque certe verità. Si pensi che, appena vennero pubblicati i tre avvistamenti ufo negli Usa, di cui accennavo prima, chiamati Go Fast, Gimbal e Flir 1, girati tra il 2004 e il 2015 al largo di San Diego, Florida, gli scettici intervennero immediatamente come avvoltoi, affermando che gli ufo erano volatili, riflessi e così via. Finché, nel 2019, la marina militare statunitense dichiarò che i tre video erano autentici costringendo i denigratori a rimangiarsi il fango buttato sugli avvistamenti filmati dai militari a stelle e strisce. Ovviamente non bisogna cadere nell’errore di credere a tutto quanto ci viene propinato in merito agli ufo, ma non si deve nemmeno fare il contrario. In conclusione, posso affermare, senza tema di smentita, che il Pentagono e l’Intelligence delle agenzie governative e il complesso militare industriale Usa stanno facendo marcia indietro affermando che non c’è prova di intelligenza aliena dietro agli avvistamenti ufo. Ma le prestazioni aerodinamiche degli uap sono totalmente al di fuori delle capacità tecnologiche umane, in quanto l’uomo non dispone di velivoli transmediali, cioè capaci di sfrecciare dalle profondità degli oceani all’aria, fino all’atmosfera terrestre e arrivare nello spazio, che pure sono stati filmati. Nemmeno abbiamo velivoli che, incredibilmente e quasi istantaneamente, scendono da 9.000 di quota fino al pelo dell’acqua degli oceani in 7 decimi di secondo, oppure che percorrono 100 chilometri in meno di un secondo, come è avvenuto per alcuni avvistamenti registrati dai militari Usa e dichiarati ufficiali. Ora, dai vertici militari e delle agenzie governative Usa (Nsa, Cia ecc.) stanno spargendo la voce che gli ufo americani erano solo frutto di errori della strumentazione che li registrava (radar, sistemi a infrarossi, apparecchi per fare foto e video ecc.). Evidentemente si sono resi conto che non è il momento di svelare che non siamo soli nell’universo.
Prossime iniziative del Centro ufologico mediterraneo di cui lei è a capo?
Le iniziative del Cufom sono sempre tante, perché siamo nati proprio con lo scopo di fare conoscere la verità sugli ufo, perché i tempi sono maturi. Domenica 15 ottobre 2023, dalle ore 9.30 alle 13.30, a Fragneto Monforte, con ingresso gratuito e senza necessità di prenotarsi, a pochi chilometri da Benevento, incantevole paese, nell’ambito della XXXV edizione della Festa internazionale delle mongolfiere, si svolgerà il convegno dal titolo “Ufo. Extraterrestri: è iniziato il contatto ufficiale?”, ove, oltre al sottoscritto, interverranno relatori di indubbia fama. Abbiamo pubblicato la locandina sul nostro sito e sui nostri social. Poi stiamo organizzando altri convegni a Roma, Rho (Milano) e altri che conoscerete a breve. Pubblicheremo tanti avvistamenti ovunque si verifichino, perché abbiamo copertura nazionale e anche oltre. Saremo sui media, anche nazionali, come regolarmente avviene da quando siamo nati nel 2010, con l’iniziale nome di “Centro Ufologico di Benevento”. Ma da allora siamo cresciuti, eccome! Infine, per chi si volesse iscriversi al Cufom, i contatti sono 3204659798 (anche WhatsApp), centroufologicomediterraneo2@gmail.com, angelo.carannante30@gmail.com o i social. Per le notizie sugli ufo, collegarsi a www.centroufologicomediterraneo.it, ai maggiori social dove siamo presenti, ai due nostri canali youtube CUFOMCHANNEL e CUFOMTV, con centinaia di video sugli ufo relativi ad avvistamenti da noi indagati. Si può anche essere iscritti al Cufom senza avere un ruolo attivo e ottenendo solo la nostra prestigiosa e bellissima tessera di appartenenza. Ricordo che siamo un’associazione di studio e ricerca sugli uap e fenomeni aerei anomali, senza scopo di lucro.
GIANCARLO SCARAMUZZO
giancarloscaramuzzo@libero.it