Cammariere in concerto infiamma i fans al Sannio Music Fest #21 Cultura

Nella incantevole cornice del Teatro Romano di Benevento si è tenuto il concerto inaugurale del Sannio Music Fest #21, con le sonorità jazz, da un trio d’eccezione: Sergio Cammariere, voce e piano, Amedeo Ariano, batteria, Luca Bulgarelli, contrabasso.

Il cantautore, di origine crotonese, guadagna il palco alle 21.30, è stato accolto calorosamente dal pubblico, si siede al pianoforte e saluta, esordendo: “Grazie per essere venuti, questo è il secondo concerto. L’Italia si sta risvegliando”.

Presenta i suoi compagni di viaggio del tour musicale, che lo accompagnano in un particolare spettacolo, con un approccio davvero unico, intriso di suggestioni indescrivibili e talora inesprimibili. La musica e la poesia si sposano perfettamente, creando atmosfere suadenti, bossa nova, tipicamente latine, sudamericane, mescolate al jazz in maniera straordinaria, una continua ricerca, che si evolve, dando vita ad arrangiamenti incredibilmente impareggiabili.

Nella scaletta non mancano i brani inediti, tantomeno i migliori del suo repertorio contenuti nell’album intitolato: “La fine di tutti i guai”. Dei successi più acclamati: “Tempo perduto”, “Via da questo Mare”, “Tutto che un uomo”, “Cantautore piccolino”, “Padre della notte”, Ogni cosa di me”, “Dalla pace del mare lontano”, “Malgrado poi”. Da solista al pianoforte esegue “Padre della notte”, una sorta di preghiera laica, pregnante di significato, una ricerca nella propria interiorità, per implorare l’aiuto del Signore, un invito alla speranza anche nei momenti buoi dell’esistenza.

Il testo si conclude così: “Padre della notte/ che voli insieme al vento/togli dal mio cuore/la rabbia ed il tormento/ E quando un giorno sta finendo/quando scende la sera/ fa’ che questa mia canzone/diventi una preghiera/”..

Un’altra canzone di notevole profondità concettuale con implicazioni filosofiche è senza dubbio “Tempo”, una riflessione autentica sullo scorrere della vita, delle circostanze vissute, sulle notti trascorse a sognare. Egli scrive nel verso finale: “Tempo, perduto tempo/ Piazza Navona come altri cento/ giorni di vento, vento e fontane/ segnano il tempo con le campane/”.

Il brano “Quest’amare piccolino” è ritmato dal trio e dal battito delle mani del pubblico, il bravissimo batterista percuote a tempo con le bacchette le fasce del contrabbasso, infiammando i presenti al Teatro Romano. Il primo evento del Sanno Music Fest #21 è riuscito perfettamente.

NICOLA MASTROCINQUE