Commozione ed entusiasmo alla prima del film su Teresa Manganiello Cultura

Nella suggestiva cornice del Teatro De Simone, in Benevento, è stato proiettato in anteprima per la stampa e gli organi di informazione il film “Sui passi dell’amore”, incentrato sulla vita di Teresa Manganello (1849-1876).

L’analbafeta sapiente, originaria di Montefusco, in provincia di Avellino.

Il personaggio è stato interpretato magistralmente dall’attrice Federica Citarella, già nota al pubblico televisivo, che si è calata in un ruolo difficile, per mostrare attraverso la recitazione e la gestualità, l’immensità dell’amore senza misura di Teresa, riversato per gli ultimi e gli emarginati del suo tempo.

Il card. Angelo Amato, Prefetto della Congregazione della Causa dei Santi, nel presentare il lungometraggio così si è espresso: “ Non guardo mai i film religiosi perché so come vanno a finire, ma questo mi è piaciuto. Non mi sarei aspettato un film così ben riuscito con la Cucinotta già all’inizio, con i riferimenti ai filosofi come Sartre, Newman e Papini. E’una bella fiaba positiva, incoraggiante, una bella notizia, il significato di Vangelo”.

La trama è avvincente, all’inizio scorrono le immagini della giornalista Fabrizia Gregorini (Maria Grazia Cucinotta), che è costretta a trascorrere un periodo di degenza in ospedale, a causa di una ferita riportata nel teatro di guerra dell’Afghanistan. Le giornate sono accompagnate dalla lettura di un manoscritto, inviato dal padre Alberto (Sergio Fiorentini), che non vede da diversi anni.

Il testo narra le gesta eroiche della protagonista della sua ultima fatica letteraria, Teresa Manganiello. Lo scrittore si reca nei luoghi in cui è venuta al mondo la beata, calpesta le sue tracce negli angoli suggestivi del borgo antico e rilegge con attenzione le pagine lasciate ai posteri da Padre Ludovico Acernese ( Lucio Allocca) confessore dell’anima eletta, che sceglie di servire il Suo Sposo, Gesù.

La famiglia Manganiello vive di stenti, non naviga nell’oro, il papà Romualdo (Paolo Ferrari), lavora le terre del barone Antonellis (Patrizio Rispo). Nonostante le difficoltà economiche Teresa riesce sempre a condividere con i più indigenti un tozzo di pane, un pezzo di formaggio, sottratti dalla credenza di famiglia.

La vocazione di Teresa si intreccia con le vicende dell’Unità d’Italia. La ragazza non può coronare il suo sogno, quello di farsi suora, per le misere condizioni economiche, ma si consacra al Signore da laica.

Il luminoso esempio di Teresa Manganiello s’irradia nella sua indicibile sofferenza, provata dalla tisi. Gli inauditi tormenti della malattia non precludono le finalità del suo progetto filantropico, che nella semplicità e nell’umiltà, sono riconducibli alla contemplazione ascetica e alla perfezione cristiana.

I disegni imprescrutabili di Dio, rendono possibile l’istituzione del Terz’Ordine Francescano, voluto con determinazione da Padre Ludovico, ritenuto dai potenti solo una vaga utopia.

La prematura scomparsa del “Merletto di Dio”, che si addormenta tra le braccia del Signore all’età di 25 anni, non cancella la sua opera ineguagliabile, ma la sua presenza continua a suscitare vocazioni e a seminare i frutti dell’amore.

La platea gremita dai giornalisti e dalla presenza del Card. Angelo del Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, Sua Em.za Card. Angelo Amato e del Segretario di questo Dicastero, Sua Ecc.za Mons. Marcello Bartolucci, dall’Arcivescovo Metropolita di Benevento Mons. Andrea Magione e dagli amministratori della città capoluogo, hanno tributato lunghi applausi al film, definito commovente, elegante, sublime e pregevole.

Il lungometraggio è stato promosso dalla Congregazione delle Suore Francescane Immacolatine, girato dal regista Pino Tordiglione.

Il film è stato prodotto da InVidea Network, interpretato da attori di grande fama, arricchito dalle testimonianze del cardinale Esilio Tonini, Vittorio Sgarbi, Federico Moccia.

NICOLA MASTROCINQUE 

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