Luca Aquino ritorna con il suo Riverberi Cultura

La felice intuizione di Luca Aquino, il trombettista sannita, di inserire nel panorama jazzistico nazionale l’evento “Riverberi”, taglia il traguardo di due lustri, riscuotendo innumerevoli apprezzamenti dai critici.

La sfida, lanciata nel 2010, di proporre la musica afro-americana nelle sue forme più evolute certamente, ha rappresentato qualcosa di inedito, che irrompe nella realtà sannita, lasciando una traccia indelebile. Il jazz del resto sebbene fosse un genere definito di nicchia, per pochi intenditori, nel tempo ha conquistato gli appassionati, avvicinato i giovani alla riscoperta di una cultura, con gli aspetti estetici, antropologici, espressivi e simbolici, che con particolari sonorità ha creato delle suggestioni indicibili.

Nell’edizione di Riverberi 2020-Appia in Jazz, l’elaborazione e la redazione della progettualità, con le azioni declinate e gli eventi calendarizzati, è stata condivisa dai comuni: Apice (capofila), Sant’Angelo a Cupolo, San Nazzaro, San Nicola Manfredi, San Martino Sannita, San Leucio del Sannio.

Il direttore artistico Luca Aquino sottolinea: “Presto comunicheremo la line up, con nomi e date. Questa è un’edizione speciale, siamo riusciti a compiere dieci anni, proponendo musica non di semplice ascolto, in un territorio difficile, dove la maggior parte dei politici, promoter e assessori alla Cultura pensa solo a riempire piazze, con progetti e nomi altisonanti che nulla hanno di artistico”.

Il trombettista beneventano aggiunge: “Per me non è stato mai semplice organizzare Riverberi, un calvario, tra l’altro sempre in giro per il mondo tra aerei e tour, ma sono contento dei risultati raggiunti, grazie anche a un pubblico meraviglioso e appassionato e soprattutto a piccoli Comuni coraggiosi e lungimiranti che credono in me e nel festival”.

Luca Aquino, è stato definito “l’esploratore sonoro contemporaneo”, per la sua costante sperimentazione, per la consuetudine di registrare in luoghi lontani, insoliti, per esaltare il jazz. L’artista, dal 13 al 19 febbraio, è in Iran, per partecipare alla 35esima edizione del noto Fajr Music Festival, in Teheran e in altre province, per presentare il suo ultimo disco “Italian Songbook”, una produzione di “Act Music”.

E’ accompagnato nel tour internazionale dal pianista Fabio Gioacchino e dal contrabbassista Dario Miranda. Il trombettista sannita già in altre occasioni si è esibito nel Medio Oriente, non solo nei concerti di grande successo, ma anche per la registrazione di nuove tracce musicali in Giordania, nel sito archeologico di Petra, con artisti provenienti da altre località mondiali. In Siria, oggi terra martoriata dalla guerra, Luca Aquino, ha girato un video con la celebre Jordanian National Orchestra, mentre in Israele ha tenuto una tappa del tour “Aquistico”.

Luca prosegue, inoltre il suo tour mondiale con il suo ultimo album e con il progetto in solo tromba “Icaro Solo”, con date in Islanda, in Germania, in Olanda, in Russia, in Serbia. In Italia, invece, il tour tocca il Festival Jazz di Bergamo, Umbria Jazz, la Sardegna, Torino, Milano ed Ascoli. Nella sua città natale, ancora un nuovo progetto, esclusivo come sempre, nella splendida cornice del teatro Romano di Benevento, il 13 giugno, per unire il jazz all’archeologia, per immettere note raffinate nel complesso della civiltà romana, al fine di incrociare la musica con la storia, un mix davvero stupefacente.

NICOLA MASTROCINQUE