Maccio Capatonda un'artista poliedrico Cultura

Maccio Capatonda, è lo pseudonimo di Marcello Macchia, classe ’78, nato a Vasto. Egli è un attore, un comico, uno sceneggiatore, un doppiatore, uno scrittore, un regista e youtuber italiano. Ha dato alle stampe nel novembre 2020, la sua prima opera letteraria, intitolata Libro. Nel 2001, consegue la laurea in tecniche pubblicitarie a Perugia. L’attore ha partecipato ai programmi televisivi Mai dire lunedì, Mai dire martedì, nel 2013, ha ideato la serie televisiva Mario, di cui ha curato la regia ed interpretato il ruolo principale. Da regista ha girato due film: “Italiano medio” (2015), “Omicidio all’italiana” (2017). Ha concesso un ‘intervista per Realtà Sannita.

Maccio Capatonda come nasce il tuo nome d’arte?

In realtà è nato a caso mentre facevo il doppiaggio di un video, di un thriller che avevo fatto, stavo dicendo dei nomi a caso di probabili attori e mi viene questo nome Maccio Capatonda spontaneamente, però poi mi sono reso conto, che in realtà Maccio é l’abbreviazione peggiorativa del mio nome tipo Marcellaccio, io mi chiamo Marcello, Capotanda è il mio evidente stato della mia cute”.

Tu sei attore, scritture, regista. Di queste tre attitudini sviluppate quali preferisci?

Forse l’attore è quella più congeniale, ma il mio lavoro è tutt’uno, essendo l’autore di me stesso me le penso, me le faccio, me le interpreto e me le monto pure, sono montatore, infatti, mi definisco un montaautore-regista”.

Nelle parodie cosa inserisci principalmente dei dialetti italiani quando le scrivi?

Io ho creato un po’ una lingua a se, che è un mix tra abruzzese, molisano, forse un po’ di milanese, perché ho vissuto a Milano per trentanni. E’ un mix non prendo in particolare un preciso dialetto”.

Hai visitato Benevento?

Sì, mi ha portato l’autista a vedere l’Arco di Traiano, ho visto la piazza con il campanile, Santa Sofia, la città mi è piaciuta tanto”.

NICOLA MASTROCINQUE

Foto Paolo Surrenti