Trase: il nuovo disco dei Sancto Ianne Cultura

Un caleidoscopio scintillante di colori sonori e timbrici particolarissimi nel loro caratterizzato e caratterizzante dispiegarsi creativo: questo è quello che resta negli occhi e nel cuore dopo l'ascolto di “Trase”, il nuovo disco dei Sancto Ianne, celebrato gruppo musicale beneventano formato da Gianni Principe, Ciro Maria Schettino, Raffaele Tiseo, Sergio Napolitano, Massimo Amoriello ed Alfonso Coviello. Il cd, quarto in vent'anni di carriera, è prodotto dalla etichetta piemontese FolkClub Ethnosuoni e racchiude in sè 14 brani.

Di uno di essi - “Guardame Sienteme” - è possibile trovare una videotraccia significativa sul web, grazie all'opera registica di Valerio Vestoso ed al nutrito contorno di ospiti - amici in grado di rendere ancora più denso e preciso il senso dell'opera. La canzone, scritta come tutte quelle dell'album da Ciro Schettino, Raffaele Tiseo e Sergio Napolitano, 'racconta' l'oggi drammatico di chi perde il lavoro; in un mini-movie girato tutto a Massa di Faicchio ed affollato di persone e di rabbia (la citazione filmica degli anni Settanta è caratteristica espressiva del regista) - cui fa da controcanto la solitudine inattuale e l'incomunicabilità del politico di turno -, si snoda un piccola storia in musica, una 'storia del sud', come le tante racchiuse in questo lavoro discografico, a cui prendono parte tra gli altri l’attore Riccardo Zinna ed il rapper sannita Fabio Fallarino (in arte Shark Emcee) con il quale si consolida una bella collaborazione nata l'estate scorsa. Un altro brano, “Valani”, si avvale della collaborazione artistica di Silvio Orlando, nella veste di voce recitante contrapposta al canto.

Siamo di fronte ad un prodotto artistico in cui la forza e la potenza del nostro folklore si mescola in modo quasi magico ai profumi del mondo: suoni, strumenti, disegni melodici, vocalità, tutto si nutre di tutto, aprendosi alle suggestioni dell'”altro” ma conservando - miracolosamente - un'identità precisa, riconoscibile e rintracciabile nella musicalità della lingua locale, in un certo colore timbrico e nei particolari, caldi impasti delle voci. Del resto i Sancto Ianne, nati nell’estate del 1995, sono proprio tutto questo: la loro musica parte dal nostro territorio ma si arricchisce in modo profondo e personale di pulsioni etniche molteplici, provenienti da territori limitrofi o lontani, in grado di regalare alle melodie nostrane echi particolari e un sound specialissimo. Il rock ed il blues si mescolano allora a sonorità arabe, a tammurriate napoletane, ad energici e vorticosi ritmi argentini, ad armonie balcaniche, in un mix carico di suggestioni profonde ed ancestrali.

Conosciuto in Italia e all'estero, il gruppo ha al suo attivo molti concerti, la vincita di numerosi premi e l'inclusione di suoi brani in numerose e prestigiose antologie musicali dedicate al folklore. Insomma, un prodotto musicale vincente del nostro territorio, cui guardare con attenzione e rispetto ...noi siamo anche questo!

CARLOTTA NOBILE 

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