SOLOFRA - Opere dell'artista Vanessa Ruggiero in una mostra collettiva presso il Palazzo Ducale Eventi

L’artista Vanessa Ruggiero, di origini avellinesi, ma sannita itinerante, esporrà domani 31 dicembre 2024, presso il Palazzo Ducale di Solofra, in una mostra collettiva, all’interno della seconda edizione della manifestazione Posiver.

Tre le opere presentate. “Il gei-sha”, la prima, coltiva l’ardimento di cogliere un diverso modo di far percepire la parola femminilità. Non più un qualcosa che si riferisca al genere, ma un concetto neutro, non più evocato in contrapposizione al maschile e per tale via da esso scaturito come costola ancella. Non più “pensiero” maschile ma libertà di espressione. Non geisha di bellezza, fascino e cura ma caratteristica universale e per tale via racchiusa nello stesso archetipo umano maschile.

“Abbiamo bisogno - ha affermato l’artista - di uomini che non rinneghino il loro lato più femminile, con intraprendenza sì ma a servizio stavolta della sensibilità. Abbiamo bisogno di essere uniti, per essere interi”. Da qui la neutralità dell’opera stessa che pare parlarci di comunanza e per tale via di universalità.

La seconda, “Il cuore non è di colore rosso” (nella foto), parte dal vero tono del muscolo corporeo: il marrone coloniale, con zone gialle. Esso si colora di rosso solo col sangue carico di ossigeno. Da qui un parallelismo tra l’ossigenazione purpurea e le emozioni che contribuiscono a ridisegnare i battiti delle nostre esistenze, non più atoni, ma densi e carichi.

Infine, insieme a Domenico De Rubeis, l’installazione “Ali”, dove due ali contrapposte e diseguali vengono unite da un solo corpo, nella lotta perenne tra bene e male.

Gli altri artisti presenti: Gerardo Russo, Raffaello Bonadies, Francesco Paolantoni, Marco Gallotta, Teresa Gianattanasio, Domenico De Rubeis, Francesco D’Urso.

Vanessa Ruggiero ha frequentato la Scuola d’Arte di Giò Battipaglia. Si definisce autodidatta e artigiana. Una delle sue opere, vincitrice d’un concorso d’arti visive, è stata esposta in una importante mostra a Porto.

Forte è la sua biografia. Nel marzo del 2005 un sasso piovuto da un cavalcavia le colpì il volto. “Le cicatrici sulla pelle sono quelle visibili, invisibili quella che determinano la trasformazione della mia anima - ci racconta -. Dopo il ritorno nel mio paese di origine, decido di dedicarmi ad un corso di pittura e di dipingere me, mutata, come una terapia. Quando una delle mie opere fu selezionata per essere esposta a Porto, vedendomi lì, di fronte alle mie cicatrici appena dipinte, capii che avrei trovato nell'arte il modo di esprimere ogni declinazione dei miei pensieri, colorandoli appena, con dense pennellate o appena disegnati. Io, artigiana da sempre, sono oggi una crisalide”.

La mostra sarà visitabile dalle 11.00 del 31 dicembre.