159° anniversario Provincia di Benevento, Di Maria: ''Pericolosa deriva di cancellazione. Vitale per i Sanniti la sua conservazione'' In primo piano

Il 25 ottobre 1860, il pro-dittatore Giorgio Pallavicino, su disposizioni dell’Eroe dei Due Mondi, Giuseppe Garibaldi, decretò l’istituzione della Provincia di Benevento.

In occasione del 159° anniversario, il presidente Antonio Di Maria ha voluto con una sua dichiarazione ricordare quell’evento, che precedette di alcuni mesi la proclamazione dello stesso Regno d’Italia.

L’istituzione della Provincia di Benevento, come ebbe a dichiarare in Parlamento alcuni mesi più tardi il senatore Federico Torre, trovava il suo fondamento nella storia plurisecolare sia del Ducato e Principato longobardo di Benevento, prima, che della stessa Delegazione Pontificia, dopo. Al fondo della questione istitutiva di questa entità amministrativa vi sono i principi dell’autodeterminazione dei cittadini e la loro partecipazione alla vita pubblica attraverso la rappresentatività delle istituzioni locali, cioè degli enti esponenziali dei bisogni, delle aspettative e della speranze della gente di una comunità facilmente riconoscibile nei suoi tratti anche territoriali e geografici comuni. La Provincia di Benevento, quale ente di area vasta, a tanti decenni dalla sua istituzione, assolve ancora a questa funzione trainante. E’ necessario, soprattutto oggi, che territori omogenei possano esprimere compiutamente un disegno ed una strategia di governo di questo stesso ambito territoriale. In un’area interna, quale quella del Sannio, è vitale che, in aderenza alla lettera della Costituzione della Repubblica, sia conservata ed anzi arricchita la capacità di espressione e di indirizzo da parte della popolazione e delle sue Istituzioni dei processi di sviluppo e di crescita socio-economica. Non è pensabile e nemmeno giustificabile che i cosiddetti territori marginali siano condannati a non poter esprimere la loro posizione e le loro attese”.

Il presidente Di Maria ha così concluso: “Mentre nuovi attacchi vengono portati avanti a questo bisogno di rappresentanza politica nelle sedi istituzionali con la cancellazione di decine e decine di scranni di deputati e senatori e mentre persino nel Consiglio regionale si rischia di non avere più alcuna rappresentanza, le aree interne sannite debbono far sentire attraverso le Istituzioni e soprattutto attraverso la Provincia la loro voce di protesta contro una pericolosa deriva di cancellazione”.