Calcio, Serie B: Strega nel baratro più profondo: sconfitta anche a Como per 2-1 In primo piano
È caos. Il campanello d'allarme, solleticato a più riprese nelle passate settimane, ha cominciato a riecheggiare nell'aria con fragore, assordando i timpani del Benevento Calcio e dell'ambiente circostante.
Non si tratta dell'ennesima sconfitta rimediata a Como - la seconda consecutiva, nonché la quarta in sei gare -, ma dell'aria pesante che ormai attanaglia lo spogliatoio giallorosso. Un'aria di timore, di annebbiante paura, di inesorabile confusione. Dopo il brutto k.o. con i lariani, le dimissioni presentate da mister Cannavaro, alla guida tecnica della squadra da un mese scarso, ha scosso l'ambiente tutto, destabilizzando la piazza. La società ha fermamente respinto la scelta del tecnico napoletano ex campione del mondo, ma lo squarcio resta. Un atto dovuto, ha commentato Cannavaro, non facendo altro che incalzare un periodo di disorientamento ed imbarazzo che continua imperterrito a coinvolgere tutti. Nessuno escluso.
La squadra andrà in ritiro, nonostante lo stesso mister - fortemente tutelato da patron Vigorito - abbia ammesso di non credere in tale pratica. Prodromica ad una rinascita o meno, quest'ultima avrà l'arduo compito di scuotere la squadra, piombata in uno stato di sconcerto davvero turbante. La classifica del campionato cadetto sa essere spietata; se non vinci per oltre 50 giorni, poi, finisci per cercartela la sciagura. Il Benevento è piombato in piena zona play-out: 9 punti in 10 giornate, appena una misura di vantaggio sulla retrocessione diretta. La graduatoria scotta, il momento psico-fisico terrorizza. Bisogna essere schietti: è il punto più basso della storia sannita da 6 anni a questa parte.
Eppure il match di Como aveva evidenziato segnali positivi. Piccoli sprazzi, per carità, ma comunque bagliori di positività, così sottolineata dal tecnico. Il Benevento, però, ha letteralmente regalato il vantaggio ai lombardi dopo 4': il passaggio fiacco di Leverbe si è rivelato un ottimo assist per Cerri, rivelando una tremarella non degna da campionato cadetto. A nulla è servita la reazione dello stesso centrale francese, in gol su colpo di testa qualche minuto più tardi. La squadra di Longo, infatti, ha bissato al 22' con un colpo di testa prezioso realizzato sempre dall'ariete 26enne, Cerri, che ha dunque confezionato una doppietta.Il secondo tempo dei campani è stato altalenante. Da un lato non può negarsi un atteggiamento voglioso ed ultraoffensivo, bramoso di riscatto e volto alla ricerca forsennata del pareggio. D'altro canto, invece, è emersa la paura: tanti, tantissimi possessi persi. Passaggi corti, gambe tremolanti. Molti elementi limitati al mero compitino; altri nascosti dietro gli avversari, per non sobbarcarsi ulteriori responsabilità. Parecchia anche la confusione, specialmente tattica: Forte, Simy, La Gumina, Farias e Vokic dentro contemporaneamente. A che pro? Probabilmente per occupare staticamente l'area di rigore avversaria, concedendo ridondanti punti di riferimento e sterilizzando ogni manovra offensiva. Da questo punto di vista: un vero e proprio disastro, figlio di un momento mai così nero negli ultimi tempi.
Di certo, le parole di Cannavaro nel post-gara, per quanto apprezzate da una fetta di tifoseria - la quale lo ha ritenuto un gesto di umiltà e schiettezza -, non aiutano per nulla. La volontà, osteggiata dalla società di via Santa Colomba, di tirare i remi in barca dopo appena quattro gare è francamente incomprensibile. Valutazioni sbagliate prima di accettare l'incarico sulla panchina sannita? Nessuno può escluderlo. Evidentemente, i margini di miglioramento intravisti al suo arrivo si sono irrimediabilmente azzerati a lungo andare, evidenziando una rosa non all'altezza. O meglio: dei singoli non all'altezza, che continuano a disattendere le aspettative e ad inchiodare il Benevento sul fondo della graduatoria.
Insomma, Strega: di male in peggio.
TABELLINO E PAGELLE:
COMO (4-3-1-2): Vigorito 6,5 (dal 1' st Ghidotti 6); Vignali 6,5, Odenthal 5, Solini 6,5, Ioannou 6,5; Arrigoni 6 (dal 35' st Iovine s.v.), Baselli 6,5 (dal 25' st Celeghin 6), Bellemo 6; Chajia 7 (dal 28' pt Blanco 6); Cerri 8, Cutrone 5,5 (dal 25' st Parigini 6). All. Longo 6,5.BENEVENTO (3-4-3): Paleari 6,5; Pastina 5,5, Capellini 5, Leverbe 5 (dal 1' st Farias 5,5); Letizia 6, Schiattarella 6, Karic 4,5 (dal 24' st Simy 5), Improta 5,5 (dal 24' st Foulon 5,5); Ciano 6 (dal 14' pt Koutsoupias 5); Forte 4 (dal 39' st Vokic s.v.), La Gumina 4,5. All. Cannavaro 5,5.Marcatori: Cerri al 4' e 22', Leverbe all'8' pt
AUTORE FRANCESCO SGUERA
FOTO DI ARTURO RUSSO