Covid in rimonta nel Sannio e cresce la paura del contagio In primo piano

Covid in rimonta nel Sannio e cresce la paura del contagio…

La tanto paventata seconda ondata del virus è in mezzo a noi con tutto il suo carico infettivo e nel momento in cui andiamo in stampa il totale dei malati per coronavirus - in base alla tabella ufficiale stilata quotidianamente dalla Asl di Benevento - si aggira sulle 400 unità, mentre i guariti sono poco più di 180 e i deceduti 5.

A guidare l’infausta classifica troviamo palesemente la città capoluogo e a seguire i comuni di Montesarchio, Moiano, Bucciano, Guardia Sanframondi, Sant’Angelo a Cupolo, Airola, Pietrelcina, invece tutti gli altri paesi coinvolti registrano numeri ancora esigui.

La maggior parte degli ammalati viene curata a domicilio, di contro i ricoverati presso l’AO “San Pio” sono una quindicina.

Secondo il prefetto di Benevento, Francesco Antonio Cappetta, la situazione contagi - anche se in evoluzione - è sotto controllo e in costante monitoraggio.

Cappetta, inoltre, ha smentito le voci che si stanno rincorrendo a livello mediatico negli ultimi giorni su eventuali lockdown in Campania.

Non vi è l’ufficialità in questo senso da parte della Regione”.

Frattanto, dall’ultimo vertice tenutosi nella Sala Giunta di Palazzo Mosti tra il sindaco di Benevento, Clemente Mastella, il direttore generale dell’ospedale San Pio“, Vittorio Mario Nicola Ferrante, il direttore generale dell’Asl Benevento, Gennaro Volpe, i direttori sanitario e amministrativo Guglielmucci e Carozza del “Fatebenefratelli” e il presidente dell’Ordine dei Medici, Giovanni Pietro Ianniello è emerso che non solo l’ospitalità all’interno delle strutture ospedaliere beneventane per i malati Covid non manca, ma anzi aumenta di 89 posti letto la capienza al “San Pio” per accogliere pazienti provenienti da altre province del territorio regionale.

Per di più, dal prossimo 27 ottobre saranno disposte presso il “San Pio” due cabine per la sanificazione e la misurazione della temperatura al fine di garantire l’ingresso alla struttura in tutta sicurezza.

Sulla questione apertura scuole, Mastella dal canto suo ha fatto chiarezza precisando che non è compito del sindaco disporre in tal senso, stigmatizzando il comportamento di chi usa i bambini per manifestare.

Il riferimento del primo cittadino risulta indirizzato ovviamente a quei genitori che protestano per la chiusura delle scuole lamentando così tutta una serie di disagi.

L’ultima contestazione in ordine cronologico è quella inscenata da un gruppo di mamme e qualche papà dinanzi la scuola elementare Pietà di Benevento.

I manifestanti hanno sottolineato di non considerare assolutamente la scuola come un baby parking, ma al contempo di non potere e di non volere sottacere i reali svantaggi, quali: lasciare da soli i figli minori in casa quando una famiglia non può permettersi una baby sitter o non può affidarsi a nonni ancora forti e in salute, e ancora è stato sottolineato come non tutte le famiglie abbiano una linea telefonica fissa e poiché i mezzi informatici messi a disposizione dalle scuole nella stragrande maggioranza dei casi richiedono proprio una linea fissa a questo punto risulta davvero difficile, per gli alunni, seguire le lezioni attraverso lo schermo del telefonino, soprattutto se si vive in un appartamento piccolo e più fratelli devono seguire le lezioni online con il microfono in viva voce.

Ora, proteste in genere a parte e realisticamente parlando, il peggio non è ancora passato e poiché il mondo non si può fermare, né si può vivere “sotto una campana di vetro” è ragionevole pensare che tutti - cittadini e istituzioni - facciano uno sforzo comune, senza strumentalizzazioni di sorta, per attraversare questo “labirinto oscuro” cercando di superarlo nel miglior modo possibile,

Quanto sarebbe bello poter dire un giorno con orgoglio: “Sì, c’ero anch’io e mi sono adoperato per il mio bene e per quello degli altri e tutti insieme finalmente ce l’abbiamo fatta!”.

ANNAMARIA GANGALE

annamariagangale@hotmail.it