Da Morcone il lieto annuncio della nascita di Gesù In primo piano

Nonostante l’annus horribilis, segnato dall’avanzata inarrestabile della curva pandemica, tuttavia un segnale di rinnovata speranza giunge dalla stupefacente cittadina di Morcone, un’autentica perla della Valle del Tammaro, che rifulge e cattura lo sguardo degli automobilisti sulla superstrada, per la sua caratteristica conformazione urbanistica. Il lieto annuncio della venuta al mondo del Figlio di Dio, è stato recato dall’arcivescovo metropolita di Benevento mons. Felice Accrocca, denominato “La fantasia dei piccoli”.

Il presule è stato accolto dal presidente del Comitato Il Presepe nel Presepe Domenico Pietrodangelo con i suoi membri, dal sindaco di Morcone Luigino Ciarlo e da Don Gennaro Di Bonito, nuovo parroco delle chiese di Santa Maria de Stampatis e di San Marco. Tra le immagini destinate a rimanere impresse nella memoria collettiva l’incedere del pastore della chiesa beneventana, da raccontare ai posteri e da inserire nelle pubblicazioni, che attraversa il lungo corridoio, solo nel silenzio assordante delle ombre della sera verso la capanna.

Lungo le staccionate sono state collocate delle fiaccole, per illuminare il percorso, esse richiamano la Luce del Mondo, il Signore che viene, per rischiare le coscienze annebbiate dalla materialità e dalla bramosia del potere e del successo.

Nel messaggio, registrato da Tele Speranza, mandato in onda il 25 dicembre, mons. Felice Accrocca, situato al di sotto della capanna, ha messo in evidenza il momento presente, dominato dal dramma del Covid-19, dall’impossibilità dell’abbraccio e delle relazioni. Il distanziamento fisico non impedisca che le barriere psicologiche, la paura dell’altro, allontani la fratellanza e la prossimità. Il pastore dell’arcidiocesi ha rimarcato per l’uomo della nostra era, che Gesù sia il modello da emulare: “Davanti a Lui deve ritrovare se stesso e in Lui creare dei legami di solidarietà, che in questa situazione rischiano di sfaldarsi”.

Nella capanna, priva del bue e dell’asino, solo la Sacra Famiglia, rappresentata da Massimo Ponte (San Giuseppe), da Gabriele Ponte (Gesù), ultimo nato del paese. Colpisce l’inquadratura del sorriso della mamma nel guardare teneramente il neonato. E’ stata allestita anche la scena dell’annunciazione, in un ambiente adiacente l’area della Natività.

Il Comitato promotore dell’evento, “Seguendo una stella”, un progetto mirante a custodire lo scrigno della Tradizione morconese, ancora una volta interseca la storia ed il tempo, non solo nella comunità, ma le sue pagine sono state vergate da momenti esaltanti in Italia ed i fotogrammi della Natività, impressi nella tecnologia 4K, nelle scene del Videocatechismo della Chiesa Cattolica.

Il presidente Domenico Pietrodangelo sottolinea: “Sebbene le prescrizioni abbiano impedito di organizzare il presepe con le modalità degli anni precedenti, non è mancato l’impatto emotivo, ma in modo alternativo la Tradizione rivive. L’Associazione Il Presepe nel Presepe ringrazia immensamente l’arcivescovo mons. Felice Accrocca, per aver scelto Morcone, al fine di registrare il messaggio natalizio”. Egli comunica che tra la fine di dicembre e l’inizio del 2021, dalle 18.00 alle 20.00, sempre nel rispetto delle regole anticovid, a seconda delle condizioni meteo, vengono proposte le scene dell’annunciazione e della natività, in forma statica. Non mancano l’asino ed il bue, i pastori, per rendere più suggestiva la sublime rappresentazione. L’accesso è consentito solo alle auto senza scendere, viene predisposto un percorso ad anelli per i visitatori, per attraversare lentamente l’Area della Natività. Il presepe deve essere il punto di partenza per una vita nuova, fatta di valori, di speranza e di condivisione”.

NICOLA MASTROCINQUE

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