Danila De Lucia (M5S): ''Per le regionali è presto per ipotizzare nuove alleanze'' In primo piano

Una estate caldissima, al di là del tempo atmosferico, per la politica italiana, con la nascita del nuovo Governo giallorosso. Ne parliamo con Danila De Lucia, senatrice sannita del M5S.

Che cosa è cambiato dalla maggioranza gialloverde a quella giallorossa?

C’è stata una crisi auspicata e provocata in modo a dir poco irrituale da Salvini e dalla Lega. E’ accaduto l’agosto, vale a dire tre giorni dopo che l’esecutivo aveva incassato dal Senato la fiducia sul cosiddetto Decreto Sicurezza. A fronte di ciò, il presidente Conte si è mosso nell’alveo della Costituzione, rimettendo il mandato nelle mani del presidente Mattarella. Poiché la nostra è una Repubblica Parlamentare, e non esiste ancora la consultazione elettorale a chiamata, quel che ne è conseguita è stata la nascita di una nuova maggioranza che assicurasse un Governo al Paese.

Poi ci sono state le accuse di Salvini in questi giorni e la sua sicurezza che il nuovo esecutivo durerà pochissimo. Anche da giornalista qual è il suo parere?

In politica, come è giusto che sia, contano i fatti e poco le parole e le impressioni personali. Si governerà con un programma concordato su ogni punto, e con la fiducia del Parlamento. Si tratta di una ricetta semplice e comprensibile, piaccia o non piaccia a Salvini e ad una parte del centrodestra.

Sulla piattaforma Rosseau c’è stato un vero e proprio boom di “sì”. Questo mette veramente a sicuro il nuovo esecutivo, almeno da parte del Movimento 5 Stelle, fino alla scadenza normale dell’attuale legislatura?

La consultazione interna è un atto di democrazia partecipata da noi sempre attuata. Era giusto ascoltare il parere dei nostri iscritti, e lo abbiamo fatto come sempre. La vittoria dei favorevoli ad un “matrimonio” diverso ci spinge ad andare avanti, secondo il programma concordato sul quale ci siamo espressi.

Da quanto sembra nel programma concordato con il Pd si parla più di Mezzogiorno e del Sud. E’ così?

L’inversione di tendenza, che è forte e grande, ci rende veramente soddisfatti e speranzosi. Del resto noi parlamentari del Mezzogiorno, e soprattutto della Campania, l’abbiamo sempre auspicata. Ora si tratta di renderla operativa, soprattutto con la presenza di un numero maggiore di ministri provenienti dal Mezzogiorno. La trazione nordista, spinta soprattutto da Salvini e dalla Lega, è stata spesso una delle cause che hanno penalizzato il Sud. Riequilibrare, in questo momento, mi sembra il minimo.

Qualcuno già prospetta un possibile allargamento dell’attuale nuova maggioranza anche per le prossime scadenze regionali, alcune molto vicine.

E’ presto per ipotizzare cose del genere, soprattutto per le regionali, ad iniziare da quella di ottobre. In Parlamento e nel Paese ci attendono ora settimane impegnative e di duro lavoro a cominciare dalla Legge di Bilancio e dei rapporti con l’Europa. Meglio restare, almeno per ora, con i piedi saldamente a terra, senza ipotizzare cose di là da venire.

In questi mesi sono state tante le accuse sul mancato impegno da parte della “pattuglia sannita” della Camera e del Senato del Movimento 5 Stelle sui problemi della città e della provincia.

Sono stati attacchi ingenerosi, che non ci colpiscono. Per quanto mi riguarda, e credo di poter rappresentare l’orientamento anche degli altri colleghi, non ho lesinato impegno ed attività ispettiva sia in Commissione che in Aula in favore della città che ho sempre amato e continuerò ad amare ed a difendere. Né penso di aver trascurato il territorio o di aver disdegnato inviti ed appelli laddove è stata richiesta la mia presenza. Questo da Sant’Agata a Sassinoro. Forse occorreva qualche selfie in più, ma, prima della propaganda, vengono i fatti, le azioni, le testimonianze dirette.

SILVIA RAMPONE