Nuovo NO del Tar Campania per il biodigestore di Sassinoro. La soddisfazione del presidente Di Maria In primo piano

Il presidente del Tar Campania ha rigettato ieri sera, 21 aprile 2020, l’istanza presentata nel pomeriggio del 20 aprile dalla Società New Vision che voleva superare il provvedimento di sospensiva dello stesso Tar, rilasciato in data 17 aprile, con l’intento di dare avvio alle attività del biodigestore di Sassinoro.

Non ha avuto successo dunque l’intento della New Vision di rimettere in discussione il provvedimento del Tar che sospendeva l’efficacia di un provvedimento di autorizzazione regionale.

Resta confermato il no della Magistratura amministrativa campana per l’impianto di trattamento della frazione umida dei rifiuti almeno fino alla decisione nel merito fissata per il mese di maggio..

Appena avuta notizia della iniziativa della Società New Vision, la Provincia, che da sempre si oppone all’impianto biodigestore di Sassinoro perché, tra l’altro, situato a meno di 300 metri dal fiume Tammaro, aveva provveduto ad effettuare sopralluoghi sul sito dell’impianto effettuato insieme al sindaco ed ai tecnici del Comune di Sassinoro. Dal sopralluogo erano emerse le motivazioni per affermare che non esistevano i presupposti per l’avvio delle attività.

E così il Tar Campania ha accolto integralmente le tesi della Provincia che, peraltro, aveva deciso di presentare un esposto alla Procura della Repubblica di Benevento per le asserite illegittimità procedurali alla base del provvedimento autorizzativo regionale che non avrebbe tenuto conto dei rilievi formulati in linea tecnica dal soggetto verificatore incaricato dalla stessa Magistratura di accertare la effettiva distanza dalla sponda del fiume Tammaro del biodigestore aerobico nell'area PIP di Sassinoro.

Per la Magistratura amministrativa di prima istanza sussistono tutte le ragioni per approfondire le tesi avanzate dalla Provincia.

Il presidente della Provincia Antonio Di Maria, nell’apprendere con viva soddisfazione questa notizia, ha voluto sottolineare l’ottimo lavoro condotto dalla struttura tecnico-amministrativo e dall'avvocatura dell’Ente a difesa delle ragioni del territorio.