Per i rifiuti parte la grande svolta In primo piano

La raccolta porta a porta toglierà l'immondizia dalle strade e chi non si adegua sarà sanzionato. I ragazzi delle cooperative Acli gireranno per la città dando tutte le informazioni necessarie

E' partita la campagna per la raccolta differenziata del porta a porta di esercizi commerciali della grande distribuzione in particolare, per l'umido che si aggiungerà ai numeri del multimateriale carta, cartone, plastica, vetro, alluminio. Abbiamo incontrato il Presidente dell'Asia Lucio Lonardo, il quale ci ha confermato che la raccolta porta a porta, una volta terminate le trafile burocratiche, sarà per la popolazione beneventana, una realtà. Una notizia che reca sollievo a tutti coloro che quest'estate hanno assistito ai numerosi incendi causati da piromani insensati.

Da ottobre la spazzatura verrà raccolta direttamente nelle nostre case. Saranno interessate 7000 famiglie dislocate tra Ponte delle Tavole, Piano Cappelle, Contrada Capodimonte, Cretarossa, fino a Ponticelli. A seguire, il centro storico e le altre zone fino a portare il porta a porta, nel corso del 2010, all'intera cittadinanza. I ragazzi delle cooperative Acli gireranno per la città dando tutte le informazioni necessarie alle famiglie, distribuendo calendari con sopra indicati i giorni adibiti al ritiro del multimateriale e dell'umido, che sarà mandato a Bisaccia, in provincia di Avellino.

Come mai avete deciso di far partire la raccolta porta a porta dalla zona di Capodimonte?

Siamo partiti con il progetto iniziale di coinvolgere Capodimonte, poichè è un quartiere più racchiuso. Questo ci permetterà di raggiungere il 30% come dato tendenziale e ci consentirà di potenziare la raccolta stradale delle aree che verranno coinvolte in seguito.

Per opera di piromani abbiamo avuto più di 300 cassonetti incendiati negli ultimi due anni che, per problemi di bilancio, non abbiamo potuto sostituire. Ora potremo risalire anche ad altre zone della città servite male, perché i cassonetti non sono più sufficienti come da progetto originario.

Alla luce degli ultimi episodi, in cui si sono visti incendiati più cassonetti che non durante l'emergenza rifiuti, l'allarme è rientrato?

L'arresto di un primo piromane fa ben sperare che il fenomeno possa esaurirsi grazie alle forze dell'ordine che stanno incrementando i controlli. Mi auguro che la magistratura faccia la sua parte incentivando le pene a dei soggetti che, oltre a minare la salute pubblica, creano il danno erariale, se pensiamo che gli investimenti operati nell'acquisto dei cassonetti stradali vengono dalla Tarsu e quindi, dalla parte dei contribuenti.

La raccolta porta a porta favorirà la giusta riduzione per i cittadini, della tassa attuale. Perché Benevento ha dovuto attendere di più rispetto alle altre città?

Finora il porta a porta non c'è mai stato, poiché una raccolta in tutta la città voleva dire raddoppiare la Tarsu ai cittadini. Oltre alla forza lavoro, all'acquisto di nuovi mezzi, ci sarebbe stato il costo dei contenimenti agli impianti. Se avessimo avuto i nostri impianti, il costo del personale e dei macchinari, sarebbe stato ammortizzato dai ricavati ottenuti con il digestore anaerobico, perché il 60% diventava gas metano che veniva messo nelle condutture e utilizzato come fonte alternativa; ciò avrebbe consentito la vendita dei prodotti e un milione e mezzo di euro all'anno dalla Regione e dall'Europa come finanziamenti per aver creato energia da fonti rinnovabili.

Finora abbiamo svolto il lavoro, speso dei soldi ed è giusto che i proventi rimangano all'azienda e alla città.

Quali sono le zone della città che hanno risposto meglio alla raccolta differenziata?

A Viale Mellusi e Viale Atlantici la raccolta è stata più incentivata, ma l'informazione è stata capillare ovunque, grazie anche alla collaborazione con la Gesesa.

D'ora in poi, con il porta a porta stileremo una classifica quartiere per quartiere, attuando anche una premialità. D'altra parte, se la legge premia i comuni che superano il 35% degli incentivi economici dall'Europa, noi faremo altrettanto per i quartieri che avranno dimostrato maggiore sensibilità alle nostre necessità, i quali avranno più ore di pulizia stradale e maggiore accortezza. Sarà il comune a stabilire quali di questi pagheranno meno come Tarsu e quali di più.

Abbiamo due obiettivi: raggiungere le quote richieste incidendo il meno possibile sulla tassa dei contribuenti e operare una riduzione sugli stessi. Per far ciò dobbiamo essere affiancati da un input politico che in questo momento manca totalmente, anche in maniera bipartisan.

Come sono stati i rapporti con la politica durante il lavoro svolto in questi anni?

Avremmo voluto che la politica avesse fatto la sua parte consentendoci, non tanto i finanziamenti, quanto l'autorizzazione a crearci da soli un impianto di gestore nell'area industriale dove abbiamo un terreno bloccato. Ciò avrebbe consentito di essere autosufficienti, nonché di avere una riduzione sui costi di gestione e, in un futuro prossimo, anche una riduzione della Tarsu.

Il problema della nostra Provincia è la burocrazia per cui, come le altre province campane, dobbiamo partire in maniera raffazzonata portando l'umido altrove.

Avete avuto dei premi dalla Regione?

No, stiamo facendo tutto con le nostre forze. La precedente amministrazione non aveva fatto nessun progetto; mentre Salerno e Napoli hanno avuto milioni di euro, Benevento solo 500 mila euro. Siamo stati penalizzati, ma la nostra amministrazione si muove in modo oculato. In due anni, come le formiche, abbiamo salvato l'azienda raggiungendo i limiti previsti dalla legge per la raccolta differenziata, stiamo portando avanti un progetto industriale grazie alla collaborazione della attuale amministrazione. Mi spiace solo che il progetto non è quello del 2007, quando potevamo contare su una chiusura del ciclo di rifiuti su Benevento che comprendesse anche la destinazione agli impianti dell'umido. La nostra intenzione non era certamente mandare l'umido fuori provincia nella fattispecie, a Bisaccia. Anche per la lavorazione del multimateriale siamo prossimi all'apertura di un nostro impianto di selezione per il secco valorizzabile che ci consentirà di fare a meno degli impianti esterni all'azienda.

Cosa la rammarica di più?

I politici beneventani sono stati ciechi, inefficienti e poco lungimiranti in modo particolare, i nostri consiglieri regionali o nella maggioranza o nell'opposizione, non hanno capito e, chiamati a discutere il problema, hanno brillato per la loro assenza.

La campagna nelle scuole proseguirà anche quest'anno?

Ogni anno abbiamo fatto campagna nelle scuole. Da Capitan Eco, ogni scuola è stata premiata con un gettone in base alla quantità di differenziata che veniva raccolta. Quest'anno rinnoveremo Capitan Eco e le opere con materiale riciclato negli istituti d'arte di Benevento e Cerreto, verranno incentivate. Monteremo di nuovo una cartiera a Piazza Risorgimento per le scuole primarie, nonché altre iniziative come concorsi, calendari e spot nelle sale cinematografiche: verrà premiato lo spot più bello da mandare in onda nella prossima campagna informativa.

E' prevista inoltre, la distribuzione del materiale informativo con un'altra pubblicazione Dove lo butto e per gli istituti superiori organizzeremo le olimpiadi della monnezza a metà tra lo sport e lo spettacolo. Contiamo sul fatto che le buone abitudini debbano partire dall'età scolare.

E' previsto lo spostamento della sede operativa sita in Via Ponticelli?

Abbiamo un progetto per spostare la sede di Via Ponticelli altrove, poiché vicino ai monumenti non è idonea, in quanto vicinissima al centro. L'aspetto urbanistico della città è cambiato, per cui abbiamo il dovere di andar via, disponendo già di un terreno.

Come intende migliorare il servizio ingombranti?

Il servizio ingombranti continuerà con il ritiro gratuito al livello domiciliare, sarà possibile accumulare punti per un determinato numero di consegne come avviene con una carta carburante, attualmente -ce ne scusiamo coi cittadini- abbiamo problemi per la gestione delle chiamate ma a breve, ci sarà un nuovo call-center onde evitare discrepanze e telefonate evase.

Il servizio del numero verde verrà migliorato.

Come intendete intervenire nei confronti di nuove ritorsioni, semmai si ripeteranno?

Le abitudini di vandali che incendiano i cassonetti vanno punite: chiederemo l'intervento massiccio delle forze dell'ordine e dell'amministrazione comunale che dovrà sanzionare in maniera severa i contravventori. Contiamo anche sulla videosorveglianza e ci affidiamo al buon senso dei beneventani: che facciano da sentinella ambientale, che capiscano che in gioco è la loro salute e i loro risparmi. Chiediamo la collaborazione di tutti; se al centro Nord ci si immola per tutelare gli interessi dei cittadini, allo stesso modo bisogna segnalare e svolgere un ruolo civico anche dalle nostre parti.

Un bilancio dal 1997 ad oggi.

Positivo, siamo partiti da tre milioni di euro di deficit, ora contiamo di raggiungere il pareggio di bilancio. Era un'azienda sull'orlo del fallimento. Sono stati salvati 125 posti di lavoro, l'azienda oggi ha delle licenze che prima non aveva, come quella del trasporto rifiuti: è dotata di impianti per la trasformazione degli stessi, abbiamo ottenuto dall'8% al 22% di raccolta differenziata. Valori che sarebbero andati aumentando se non avessimo avuto trecento cassonetti bruciati in due anni...

Un altro problema che affligge la città sono i marciapiedi inondati da escrementi di animali.

Il problema degli escrementi degli animali è del comune.

Noi faremo un censimento per sapere quali sono le famiglie che hanno i cani, alle quali daremo un kit gratuito con paletta e sacchetto in modo da far capire che il decoro della città consiste anche nell'avere i marciapiedi puliti, non solo nel non avere i cassonetti per strada.

Da ex presidente IACP ad esponente di punta dell'Udeur sannita: qual è oggi la sua posizione politica?

Sono confuso. Mi sto occupando di questo problema che mi assorbe totalmente, la questione monnezza non è né di destra, né di sinistra. Operiamo al servizio della città con l'intento di rispondere alla fiducia che il sindaco ci ha accordato. Siamo espressione del centro sinistra, ma la matrice partitica non è importante, perché la politica è ciò che fa il cittadino nell'interesse della città, sono i partiti che la rovinano, che ostacolano i progetti. Purtroppo il cittadino ancora non riesce a capire che piuttosto che votare un partito bisogna votare l'uomo, la persona efficiente. Fino a quando manderemo avanti degli incapaci che non sanno acculturarsi sui problemi, non andremo avanti.

Chi sono oggi i nemici dell'Asia?

La pigrizia, l'inciviltà verso l'ambiente, i vandali con un insano senso civico, la mancanza di pene severe verso chi non ottempera alle normative in tema di leggi ambientali e l'incuria di una classe politica non all'altezza della situazione.

A concludere, per la raccolta porta a porta il cittadino può informarsi presso gli uffici informatizzati in via Bacchelli, gestiti dalle cooperative delle Acli in collaborazione con l'Asia, dove ci sarà il deposito per ritirare le buste biodegradabili e dove sarà attivato un numero verde.

Nei primi tempi saremo tolleranti -promette Lonardo- successivamente, chi non si adeguerà sarà sanzionato.

SIMONA PALUMBO










Regione: Salerno e Napoli hanno avuto milioni di euro, Benevento solo 500 mila euro

Per la lavorazione del multimateriale siamo prossimi all'apertura di un nostro impianto di selezione

Il servizio ingombranti continuerà con il ritiro gratuito al livello domiciliare

A breve, ci sarà un nuovo call-center onde evitare discrepanze e telefonate evase.

Bilancio: siamo partiti da tre milioni di euro di deficit, ora contiamo di raggiungere il pareggio di bilancio. Era un'azienda sull'orlo del fallimento.

Faremo un censimento per sapere quali sono le famiglie che hanno i cani, alle quali daremo un kit gratuito con paletta e sacchetto