Rapina aggravata, ricettazione e detenzione illegale di arma da fuoco: in carcere minorenne di Cervinara In primo piano

A seguito di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica per i Minorenni di Napoli, i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia CC di Montesarchio, questa mattina, hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in I.P.M., emessa dal G.I.P. presso il Tribunale per i Minorenni di Napoli, a carico di un minore di 16 anni originario di Cervinara (Av), resosi responsabile del reato di rapina aggravata, ricettazione e detenzione illegale di arma da fuoco, in concorso con due maggiorenni in corso di identificazione.

Il provvedimento in questione trae origine dall’attività posta in essere dai militari dell’Arma di Montesarchio a seguito di numerose rapine perpetrate verso la fine dell’anno 2018 inizio 2019 nell’ambito di competenza e dei comuni limitrofi.

Ricorrendo ad attività tecniche, nonché ai tradizionali servizi di osservazione, di pedinamento e di riscontro, i militari dell’Arma di Montesarchio hanno raccolto elementi indiziari che hanno consentito di contestare all’indagato ben sette episodi allorquando, unitamente a due maggiorenni in corso di identificazione, sono state commesse le seguenti rapine:

â–ª in data 20.12.2018 e 31.12.2018 ai danni di un distributore carburante di Apollosa;

â–ª in data 26.12.2018 ad una agenzia di scommesse di San Leucio del Sannio;

â–ª in data 26.12.2018 ai danni di una coppia di coniugi in Ceppaloni;

â–ª in data 12.01.2019 ai danni di un distributore carburante di Montesarchio;

â–ª in data 18.01.2019 ai danni di un distributore carburante di Cervinara:

â–ª in data 18.01.2019 ai danni di un distributore carburante di Rotondi.

Il tutto commesso mediante l’uso di pistola o bastone in legno o martelletto frangivetro e utilizzando autovettura oggetto di furto.

Il G.I.P., condividendo la valutazione prospettata dal P.M., ha ritenuto che “sussistono le esigenze cautelari che giustificano l’applicazione della misura e in particolare quello del concreto pericolo di reiterazione della condotta illecita da parte dell’indagato”.

Sono a buon punto le indagini per la identificazione dei due coindagati maggiorenni.