SAN MARCO DEI CAVOTI - Appassionante omaggio a Luciano De Crescenzo con la figlia Paola In primo piano
Un pomeriggio tra aneddoti e divertimento quello dello scorso sabato primo ottobre per la presentazione del libro Così parlò l’ingegnere, la prima biografia dedicata a Luciano De Crescenzo, pubblicata da Mondadori e firmata dal giornalista e scrittore Andrea Jelardi, nostro collaboratore dal lontano 1994.
L’evento si è svolto nella Sala della Musica “Luigi Meomartini e Ebe De Paulis” presso il Modern-Museo della Pubblicità di San Marco dei Cavoti, fondato e diretto dallo stesso Jelardi e organizzata con il Rotary Club di Morcone San Marco dei Cavoti presieduto da Luisa Taiani.
Presente in sala la figlia di Luciano, Paola De Crescenzo, che ha trascorso in paese l’intero weekend con il marito Raffaele Porzio e sei amici ammirando le sale del museo, le bellezze naturali e architettoniche del luogo e degustando i famosi torroncini, apprezzandoli al punto da promettere una prossima visita in occasione della Festa del Torrone a dicembre.
Fuori dagli schemi della classica presentazione con il tavolo dei relatori, la serata è iniziata con l’intervento del noto scrittore e umorista napoletano Amedeo Colella che ha ricordato l’esperienza di un giovanissimo De Crescenzo - non ancora ingegnere dell’Ibm né tantomeno famoso autore, regista e attore - come ragioniere in una casa d’appuntamenti, mentre l’ex provveditore agli studi Mario Pedicini ne ha rievocato gli esordi professionali accanto al fratello dell’ex sindaco Pietrantonio concludendo poi con una simpatica battuta rivolta alla figlia Paola: «Suo padre la chiamò così perché, apprese la notizia del suo arrivo proprio mentre saliva in treno e, addormentatosi, si risvegliò per caso proprio alla stazione di Paola…ma come sarebbe andata se invece si fosse risvegliato alla stazione di Scalea?».
Apprezzata anche l’esibizione del M° Giovanni Cocca che ha eseguito alla fisarmonica la celebre sigla del film Così parlò Bellavista, ma il momento indubbiamente più coinvolgente e commovente è stata la proiezione di alcuni filmati dedicati a De Crescenzo filosofo, divulgatore e regista, con i tre famosi sketch del cavalluccio rosso, del banco lotto e dell’arte moderna e poi con il racconto di Renzo Arbore sui suoi proverbiali scherzi.
Tra il numerosissimo pubblico l’onorevole Roberto Costanzo, il sindaco di San Marco dei Cavoti Angelo Marino con la sua vice Annamaria Piteo, l’assessore Patrizia Cocca, i consiglieri comunali Donato Costantini e Remo Cavoto, l’ex primo cittadino Francesco Cocca, il sindaco di Molinara Giuseppe Addabbo, la direttrice di «Realtà Sannita» Maria Gabriella Fuccio con la redattrice Annamaria Gangale, il giornalista del «Mattino» Marco Borrillo, gli ex presidi Anna Colarusso e Antonio Costantini, e gli operatori della pagina Facebook “Sei di San Marco se…” Domenico Costanzo e Raffaele Tornesello che hanno curato la diretta della manifestazione sui canali social.
A seguire, durante il ricco buffet, Paola De Crescenzo - che per naturale riserbo non ama intervenire in veste ufficiale - si è intrattenuta conversando simpaticamente con gli ospiti del suo celebre papà assieme all’autore del libro Andrea Jelardi, il tutto accompagnato dalle note del pianoforte in un eccezionale fuori programma del Maestro Andrea Turini, pianista di fama internazionale e titolare della cattedra di pianoforte principale presso il Conservatorio Rossini di Pesaro.
Fino a tarda serata, poi, Paola e suoi amici hanno partecipato con entusiasmo alla festa del tradizionale Fuoco del Rosario che ha animato Piazza Risorgimento con degustazione di carne e intrattenimento musicale dei Free Rolling.
GAN
Nella prima foto in basso Andrea Jelardi con Paola De Crescenzo