Alessio Masone: dalla libreria ad un nuovo modo di diffondere la cultura Società
Alessio Masone spende la vita a diffondere e difendere idee e convinzioni conquistate sul campo giorno dopo giorno, in cui ha fede profonda. Me ne accorgo chiacchierando con lui, in una mattinata finalmente autunnale, davanti ad un buon cappuccino caldo nella caffetteria della sua libreria, tra cataloghi d'arte, volumi di fotografia, di architettura e di varia umanità.
Parliamo del 'fare', del produrre in modo creativo ed intelligente, della salvaguardia culturale delle 'specificità locali' e della capacità di 'costruire' il cittadino responsabile partendo dal 'vicino' e dal quotidiano: tutti temi che gli stanno profondamente a cuore e su cui consuma - da anni - energie e passione.
Mentre mi racconta delle innumerevoli attività che gravitano intorno alla libreria mi illustra il suo lavoro: il senso di tutto ciò che fa è quello di contribuire ad aiutare una comunità a prendere coscienza della propria produttività, facendola diventare guida e faro del gruppo sociale che essa stessa rappresenta. Mi dice che bisogna smetterla di dipendere da esigenze e necessità - imposte dall'alto - che nascono al di fuori di noi ed inevitabilmente divengono sogni e mete di ognuno; bisogna invece cercare di motivare noi stessi ed il piccolo ambito sociale in cui ognuno di noi agisce, sostanziandolo di una cultura che deve nascere dal nostro vissuto ed in esso deve svilupparsi e crescere, guidata dagli influssi, dagli stimoli e dalle possibilità che il territorio offre.
Questo vale per il cibo, per l'arte, per la musica, per ogni momento capace di concretizzarsi in un gesto che dobbiamo immaginare fortemente teso a caratterizzare e connotare l'identità di un insieme culturale di persone, educandolo al recupero di esigenze di ogni tipo, valori e prospettive etiche che dipendono dal contesto e dal luogo in cui nascono e si sviluppano, e che sono le sole in grado - oggi - di restituire identità al paese.
Ben vengano allora il GAS, gruppo di acquisto solidale che privilegia i prodotti locali, salvaguardando il consumatore nella qualità e nell'approccio con i produttori; la notte di resistenza libraria, sviluppatasi tra letture, concerti, corti e fotografie, per celebrare il ruolo e la funzione delle librerie indipendenti e degli altri piccoli negozianti; la condivisione ed il riciclo dei romanzi in adesione al “manifesto per una fruizione responsabile degli empori culturali corti, indipendenti e locali”; la musica ed i concerti in cui il classico si mescola a generi meno praticati e, talvolta, più intriganti; il salotto letterario in cui si affrontano e discutono temi 'universali' e 'particolari'.
L'attivismo di Alessio è produttivo e contagioso, come lo è il suo entusiasmo, per cui, finito il cappuccino e le chiacchiere, vado via rinfrancata: se c'è chi riesce ancora a conservare lucidità ed operosità in un momento così turbolento e complicato non tutto è perduto...
CARLOTTA NOBILE