Gelsomina la sa lunga Società

“E così” esordisce Gelsomina “ è già passato un anno dall'ascesa al trono di Palazzo Mosti da parte di D'Alessandro e company.

L'anniversario è stato festeggiato dalla giunta al completo sciorinando in una enfatica conferenza stampa il bucato delle buone azioni compiute.

'Un anno?!' ha sghignazzato l'opposizione 'Il sindaco dimentica che i partiti di destra devono dare conto di otto anni di amministrazione.

Non si può Infatti trascurare di valutare anche l'operato dei governi viespolani'.

Le somme ha controbattuto il gruppo D'Alessandro si tirano ad ogni legislatura. Ad ognuno il suo. Pasquale Viespoli ha tirato le somme del suo rettorato beneventano prima di andare al governo. 'lo' dice D'Alessandro' rispondo per ora di un solo anno di amministrazione di cui mi faccio un vanto'. E, giù, la lista della lavandaia. Gli assessori in passerella... senza arrossire hanno detto tutto il bene possibile del loro operato.

Ha incominciato il sindaco sottolineando anche le opere da venire come la già scontata pavimentazione di corso Garibaldi; E passiamo a cogliere i fiori del giardino realizzativo degli assessori. Izzo: si è rilevata azzeccata la pianta organica delle farmacie.

Bocchino: quante cose abbiamo fatto!

Dove lo mettete, ad esempio, l'acquisto, in compartecipazione con la Provincia, della villa dei Papi? 'E volete trascurare il riattamento della villa comunale che sta per riaprire i cancelli subito dopo la festa della Madonna delle Grazie?' ha aggiunto Luciano.

Ucci, a sua volta, tutto pettoruto, ha magnificato l'industre Prusst ed il Pit asse città, relativo alla ristrutturazione dei negozi e delle botteghe artigiane, nonché al rifacimento delle vetrine. E non dimenticate gli acquedotti rurali ... E continuerebbe, Ucci, nell'elencazione delle opere realizzate, se non fosse interrotto da Giorgione che tenoreggia: 'Brindìam!... Brindiamo alle inaugurazioni della Casa per anziani San Pasquale, piazza Addolorata e piazza Santa Sofia...'.

Non l'avesse mai nominata, la piazza dello scandalo! Vi ricordate" rammenta Gelsomina " il putiferio che suscitò, alla inaugurazione del sua ripavimentazione, il nome della piazza? Le varie organizzazioni sinistroidi ne dissero un sacco ed una sporta contro l'amministrazione comunale rea di avere trascurato il nome di Giacomo Matteotti a cui sembrava ancora essere intitolata.

Il povero sindaco cadde dalle nuvole. Lui non c'entrava niente.

Il nome di Santa Sofia era stato dato alla piazza, al posto di quello di Matteotti, da parte dell'amministrazione Pietrantonio di centrosinistra. Allora, tutto chiarito Neanche per sogno! A distanza di un buon mese dalla inaugurazione della rinnovata piazza, scende ... in piazza la CGIL con una manifestazione a sostegno del buon nome di Matteotti. Ora, tutti hanno diritto di esprimere le più disparate opinioni commenta, acidula, la nostra lavascale "Anche la CGIL che pur dovrebbe riservare la sua tutela a favore dei lavoratori, ovvero a paghe e posti di lavoro. E passi ad ogni modo.

Purtroppo nella nota esplicativa delle sue ideazioni anti 'Santa Sofia' la CGIL va oltre le righe: 'respinge ogni tentativo di rilettura revisionista della nostra storia e ribadisce che non può esservi nessuna equiparazione tra coloro che hanno combattuto per il fascismo e chi invece si è battuto per la libertà e la democrazia' Nessuna equíparazione?

Neanche per chi si è immolato per la Patria sia pure combattendo su campi diversi?' si chiede, desolata, Gelsomina "A proposito di caduti," continua la nostra lavandaia "resto perplessa anche per la decisione del parroco di 'S.Donato' che ha detto 'no' al Fronte della Gioventù il quale aveva chiesto di far celebrare una messa per commemorare i giovani uccisi durante gli anni di piombo. Quando la finiremo di dividere anche i morti in quelli di serie A e quelli di serie B? Pace fratelli! Il livore deve restare fuori dal cimitero ......

Gelsomina, poi, sposta la sua attenzione su altro argomento decisamente non scabroso "E tutti i santi finirono in gloria: tutti o quasi assolti nel processo per la frana lungo la circumlacuale, la via che corre lungo la diga dì Campolattaro.

Bene. Ma a quando, poi, l'inaugurazione della diga?

E passiamo al centro storico. La Confcommercio, attraverso il suo presidente Giuseppe Donatiello, ha lanciato più di uno squillo di tromba a favore del rione Triggio 'che deve ritornare ad essere il cuore palpitante della città'.

Si incominci magari a bonificare l'area dell'Arco del Sacramento, anticamera del quartiere che si onora di ospitare il teatro romano.

Dai, vecchio Triggio! La Confcommercio, poi, non si stanca di allargare il suo raggio d'azione e... la spara molto grossa, insieme all'architetto Papa: creare uno spazio (vedi il Covent Garden di Londra) che di mattino possa ospitare box di vendita e di sera manifestazioni culturali ed artistiche. Sognino, siore e siori! Sognare non costa nulla....

Per ora c'è la realtà del Premio Strega che ha visto sul palcoscenico del teatro comunale i finalisti della cinquantaseiesima edizione del prestigioso premio che porta nel mondo il nome letterario di Benevento. Benevento, città d'arte e di spettacolo!

CLEMENTE CASSESE

(Realtà Sannita n. 11 / 16-3O giugno 2002)