Gelsomina la sa lunga Società

"Cavalie', ih che rischio" esordisce Gelsomina "abbiamo corso! Se ci penso sudo freddo. Un colpo di vento più impetuoso, un 'tussumani' del cielo e avremmo potuto perdere un quartetto di super dirigenti...". "Gelsomi', " chiediamo con una certa apprensione "ma che è successo? Ovvero, ma che sarebbe potuto accadere? E dove?...". "Cavalie', mi fa specie di voi che siete giornalista e dovreste sapere i fatti prima e meglio di me! I pericolanti sono stati addirittura il governatore Antonio Bassolino, la presidente del Consiglio regionale Sandra Lonardo in Mastella, il presidente della provincia Carmine Nardone e il prefetto Mario D'Ambrosi". "Gelsomi'" chiediamo, alzando, senza vergogna alcuna, la bandiera bianca della disinformazione "hanno avuto un incidente stradale?". "Cavalie', che c'entra la strada?! Quelli volavano: si sono azzardati a salire su di una mongolfiera durante la giornata inaugurale del raduno delle 'navicelle' a Fragneto Monforte... Che coraggio! Che sprezzo del pericolo! Che rischio ci hanno fatto correre! Cavalie', ma voi ci scherzate? Se fosse accaduto l'irreparabile, invece di badare alle 'primarie', avremmo dovuto fare le elezioni per il rinnovo delle massime cariche regionali e anche del presidente della Provincia. E meno male che per il prefetto non si vota. Morto (il Signore lo faccia stare bene!) quella brava persona di D'Ambrosi, il Ministro dell'Interno ce ne avrebbe dovuto mandare subito, subito un altro!...". "Gelsomi',” esclamiamo, scandalizzati "questa volta hai superato te stessa! Ma ti pare che sono ipotesi da farsi? Come si dice? 'Scherza con i fanti e lascia stare i santi!”. "Cavalie', ma io non volevo scherzare... Io sono per natura troppo apprensiva. Quando ho visto che quei quattro salivano in cielo, ho avuto paura che potessero volare... nell'alto dei cieli...". "Gelsomi', basta! Cambia discorso. Parla di cose più reali, non strampalate". E va bene" accondiscende, docile, la nostra... sacrilega interlocutrice "Rimaniamo in alto. Io lo stimo assai. Gli voglio bene. Però come si dice? lui non se la deve prendere con la chiesa!". "Gelsomi', non farci venire il mal di capo per decifrare i tuoi indovinelli. Di chi intendi parlare?"'. "Cavalie', me lo devo confessare. Io ce l'ho proprio un poco con lui, Sua Eccellenza Ciampi" "Quale Ciampi?!" chiediamo con le orecchie drizzate. "Cavalie', Ciampi, il capo dello Stato, no?! E, bloccando sul nascere il nostro tentativo di toglierle la parola, spiega Ciampi fa sempre cose buone. Predica il rispetto reciproco tra i due blocchi parlamentari, tiene a freno Berlusconi e fa sempre cantare a tutti quanti l'inno di Mameli (non sempre però ci riesce con i calciatori della Nazionale). Però questa volta, in nome della Patria economica, non ha detto una cosa buona per me e per tutti i poco abbienti come me. Ha detto: "Voi vi dovete "accattare" solo i prodotti dell'Italia. Abbasso le automobili estere! (forse ce l'aveva soprattutto con la "renò" e la "mercedes" che non fanno più vincere le nostre 'ferrari'). Abbasso ha detto o l'ha fatto capire il formaggio svizzero, lo 'sciampagne' francese e tutti i prodotti e le merci della Comunità europea e dei paesi extra comunitari, nonché tutti i panni che vengono dalla Cina. E qui ha sbagliato. Si è dimenticato che lui l'anno scorso andò a fare propaganda alla Cina nel suo viaggio lì? Caro presidente, il sazio non crede al diuno. Voi e donna Franca, beati voi che ve lo potete permettere, andate a spendere nei migliori negozi di Livorno. Io no. Io con quei quattro soldi che mi guadagno posso comperare solo camicette e magliette made in China (che però sembrano fatte in Italia costano la metà) e pure culòtte per me e brachessine con i pizzi che a mia figlia ci piace tanto fare sapere che le indossa. La Patria purtroppo io non posso difenderla. La dovete salvare voi, cavalie' e i pari vostri. Ditecelo a Sua Eccellenza Ciampi che, comunque, io quello che dice, dice mio marito lo adoro!". "Gelsomi',” messi di buonumore dalla confessione della nostra lavascale, assicuriamo "riferiremo al Presidente... Ed ora ti salutiamo...". "Cavalie', fate buone cose. Come quelle che i partitini del centrosinistra beneventano hanno annunciato di volere fare. Seh 'minori', seh! Dopo avere imposto ai partiti maggiori della coalizione il dibattito sulle modalità di individuazione del candidato sindaco a Benevento, i Verdi, i Comunisti italiani, quelli di Rifondazione comunista e gli altri di Italia dei valori hanno giurato: "basta con la raccolta striminzita di voti! Uniamo le nostre forze (!?) e formiamo una lista unica alle prossime comunali". Incuranti della frecciata dell'on. Verzaschi ( passato da Forza Italia all'Udeur) che recentemente, in quel di Roma, ha evidenziato come il segretario dei 'Verdi' di Benevento ha cambiato otto partiti otto. (Onore', da che pulpito viene la predica!)". "Pace, fratelli!" concludiamo "Per ora consoliamoci con la lusinghiera classifica (redatta dall'Ekna ricerche) del Comune di Benevento e della nostra Provincia, circa il gradimento da parte dei cittadini sui servizi erogati. I nostri Comune e Provincia si sono piazzati rispettivamente al 61 ° e al 70° posto, preceduti soltanto nel Meridione da quattro capoluoghi e da quattro province.
Bene! Cerchiamo di migliorarci..

Clemente Cassese