“LA BUFALA DELLA MICROSOFT” Società

“Cari Amici, Leggete questa lettera ed agite velocemente. Io vi invio questa lettera, in quanto tale informazione mi è stata inviata da un professionista e caro amico. La Microsoft e AOL al giorno d\'oggi le più grandi compagnie della rete, per assicurare ad Internet Explorer il posto di programma più usato, hanno testato la versione beta di questo programma. Quando invierete questa lettera ai vostri amici, Microsoft la controllerà (sempre che essi usino Microsoft Windows)x 2 settimane. Microsoft vi pagherà €245 per ogni persona a cui manderete questa comunicazione. Microsoft pagherà €243 per ogni vostra lettera forwardata e per ogni terza persona che riceverà la vostra comunicazione, Microsoft pagherà €241. Tra due settimane, Microsoft si metterà in contatto con voi via e-mail e vi spedirà l\'assegno. Io all\'inizio ho dubitato fino a quando, due settimane dopo che ho mandato tale comunicazione, non ho ricevuto per posta elettronica la comunicazione e alcuni giorni dopo l\'assegno di €24800.00. Dovete assolutamente mandare tale comunicazione prima che termini il test della versione beta di Internet Explorer. Colui che si può permettere tutto questo è il signor Bill Gates. Tutte le spese di marketing sono da lui sostenute.” Dott.ssa Rosanna Grauso Ufficio di Roma 2 Area Controllo - Team 2 Assistenza Legale – Contenzioso Tributario e-mail: rosanna.grauso@agenziaentrate.it tel. 06/660383706 fax 06/660383712

Questo è il testo della mail che sta viaggiando alla velocità della luce per raggiungere le case di milioni di italiani e di svariati concittadini che cel’hanno segnalata. Sicuramente anche molti di voi avranno ricevuto questo testo che da qualche mese sta intasando le caselle di posta elettronica con lo scopo di diffondere nel web quanti più indirizzi possibili. Com’è nostra consuetudine ci siamo presi l’incarico di verificarne la veridicità e l’abbiamo trasmessa alla redazione di Top Secret, che ringraziamo per la collaborazione dimostrata (http://www.topsecret.naturalia.net/disinfo/default.php?IDArticolo=106).
E’stata pertanto contattata la Dott.ssa Rosanna Grauso (citata nella suddetta lettera), la quale gentilmente ha risposto che, naturalmente, è tutto falso e ha chiesto di smentire ogni legame con la suddetta e-mail. Vi riportiamo a seguito il messaggio a noi pervenuto e la risposta della malcapitata:
“Mio malgrado, e non so come, sono stata coinvolta in una sorta di catena elettronica avente ad oggetto l’e-mail a cui si riferisce la quale non è assolutamente partita da me, né dall’Agenzia e che non contiene assolutamente informazioni veritiere (come sicuramente, dal tenore letterale del testo ne è dato desumere!)”. Abbiamo inoltre pensato di fornire ai lettori dei suggerimenti utili.
10MODI PER RICONOSCERE LE E-MAIL INGANNEVOLI:
-Saluti generici. Molti messaggi email contraffatti iniziano con un saluto generico, ad esempio \"Gentile utente PayPal\". Se nell\'email non sono riportati il tuo nome e cognome, usa la massima cautela ed evita di cliccare su eventuali link o pulsanti disponibili.
-Un indirizzo contraffatto del mittente. Un\'email ingannevole può includere un indirizzo email contraffatto nel campo \"Da\". Questo campo può essere facilmente modificato.
-Una falsa urgenza. Numerose email ingannevoli tentano di ingannare il destinatario con l\'idea che il conto è a rischio se non viene aggiornato immediatamente. Possono anche contenere segnalazioni riguardo all\'esecuzione di una transazione non autorizzata sul conto o all\'aggiornamento dei conti da parte di PayPal, con conseguente richiesta di informazioni urgenti.
-Link contraffatti. Prima di cliccare su un link, controlla sempre la relativa destinazione. Posiziona il puntatore del mouse sul link e osserva l\'URL sulla barra di stato del browser o dell\'email. I link contraffatti sono pericolosi.
-Email con l\'aspetto di siti web. Alcune email possono assumere l\'aspetto di un sito web per indurti a immettere informazioni personali. Le email di PayPal non richiedono mai l\'immissione diretta di dati personali.
-URL ingannevoli. Immetti la tua password PayPal solo nelle pagine di PayPal, il cui URL inizia con https://www.paypal.com/ .Se nella parte centrale di un URL è presente il segno @, è molto probabile che si tratti di un URL ingannevole. Le società legalmente autorizzate utilizzano un nome di dominio, ad esempio https://www.azienda.com. Anche se un URL contiene la parola \"PayPal\", è possibile che non corrisponda a un sito PayPal. Di seguito sono riportati alcuni esempi di URL ingannevoli: www.paypalsecure.com, www.paypa1.com, www.secure-paypal.com e www.paypalnet.com. Per accedere a PayPal, apri sempre una nuova sessione del browser web e digita il seguente URL: https://www.paypal.com/ .Non accedere mai a PayPal da un link contenuto in un\'email .
-Errori di ortografia e grammatica. Le email ingannevoli contengono spesso errori di ortografia e grammatica, oltre che problemi di logica e di parole mancanti. Gli errori possono aiutare i truffatori a eludere i filtri antispam.
-Siti non sicuri. L\'indirizzo di un sito web in cui immetti i tuoi dati personali deve sempre essere preceduto da \"https\". La \"s\" sta per \"sicuro\". Se l\'indirizzo non è preceduto da \"https\", significa che la sessione web in cui ti trovi non è sicura e non è quindi consigliabile immettere dati personali.
-Finestre popup. Nelle email di PayPal non vengono mai utilizzate finestre popup poiché queste non sono sicure.
-Allegati. Analogamente ai link contraffatti, gli allegati vengono utilizzati di frequente nelle email ingannevoli e sono altrettanto pericolosi. Non cliccare mai su un allegato poiché rischi di scaricare un\'applicazione spyware o un virus. PayPal non invia mai tramite email allegati o aggiornamenti software da installare nel computer. Se ricevete un\'email ingannevole, inoltra l\'intero messaggio, incluse le informazioni di intestazione, all\'indirizzo spoof@paypal.it, quindi eliminatelo dalla vostra casella di posta, tenendo presente che la risposta automatica ricevuta potrebbe non contenere il vostro nome e cognome.

Per quanto l’ingegno umano e la tecnologia abbiano fatto degli enormi progressi e per quanto non possano negarsi i riscontri positivi di quest’evoluzione, bisogna comunque stare attenti ed evitare che vi sia un processo inverso, ossia di involuzione, su quello che è il profilo della morale, della privacy e della tranquillità che oggigiorno sembra essere stata quasi del tutto persa.

MARIASERENA PELLEGRINI