La vescica iperattiva Società

Tra i disturbi della sfera urogenitale, la vescica iperattiva, è senza dubbio una patologia più diffusa di quanto si possa immaginare. Può colpire indifferentemente sia gli uomini che le donne e può impattare molto negativamente con la qualità della vita dell’individuo. La vescica iperattiva, è una condizione caratterizzata da una necessità urgente e continua di urinare più volte, sia nell’arco della giornata, pollachiuria, che durante le ore notturne, nicturia, tal da determinare nel tempo una rilevante diminuzione della qualità della vita. E’ una patologia caratterizzata da un insieme di sintomi che possono essere comuni ad altre patologie vescicali, ma che non dipendono da tali patologie. L’aumentata frequenza delle minzioni, può anche essere accompagnata da incontinenza da urgenza, la qual cosa rende ancora meno sopportabili i disagi dovuti a questa condizione.

Il sintomo che con maggiore frequenza si manifesta, è l’improvviso ed improcrastinabile bisogno di urinare, che si traduce spesso in incapacità a trattenere l’urina; la frequenza minzionale supera abbondantemente le otto volte nelle 24 ore con la possibile perdita di gocce di urina, subito dopo aver avvertito lo stimolo minzionale. Può associarsi una fastidiosa sensazione di tensione addominale sovrapubica e talvolta bruciore minzionale. Tutti questi sono sintomi che possono essere presenti, isolatamente o in associazione fra loro, anche in altre patologie vescicali, come la cistite interstiziale, le neoplasie vescicali e le sindromi ostruttive del basso tratto urinario. Ne consegue che la diagnosi di vescica iperattiva viene formulata nel momento in cui siano state escluse tutte le precedenti condizioni patologiche caratterizzate da tali sintomi. Il disturbo può essere presente sia nel sesso maschile che in quello femminile, con una lieve maggiore percentuale fra le donne. Anche se il disturbo è più frequente fra gli adulti anziani, non deve essere considerato come una caratteristica strettamente legata al processo di invecchiamento, ed infatti è riscontrabile spesso in giovani donne e a volte confusa con disturbi della sfera ginecologica.

Le cause della vescica iperattiva sono da ricercare in un malfunzionamento dei complessi fattori neurologici e psicologici, in parte volontari e in parte involontari, che governano il fisiologico riempimento e svuotamento del muscolo detrusore della vescica e che regolano la minzione. Le anomale e involontarie contrazioni del muscolo detrusore durante la fase del riempimento vescicale, provocano uno stimolo improvviso ed impellente a cui il paziente non sa sottrarsi. Numerose condizioni intercorrenti o concomitanti possono favorire la iperattività vescicale. Si va da condizioni fisiologiche quali l’ elevata produzione di urina, l’aumentata sensibilità delle pareti vescicali o la debolezza dei muscoli pelvici dopo gravidanza e parto, a condizioni francamente patologiche come il diabete, le malattie neurologiche degenerative sia del sistema nervoso centrale che periferico, l’assunzione di farmaci diuretici e le infezioni acute del tratto urinario. Il sovrappeso, che aumenta la pressione addominale e abitudini voluttuarie come fumo, assunzione di alcool, abuso di caffeina possono provocare aumento della produzione di urina e favorire la iperattività vescicale. Dopo la menopausa, a causa della ridotta produzione di estrogeni, la perdita di tonicità dei muscoli del pavimento pelvico, può favorire le perdite di urina.

La diagnosi si basa su un’ attenta anamnesi, sul calendario minzionale giornaliero, su un esame obiettivo generale, neurologico ed urogenitale. Importanti informazioni si possono avere dall’esame delle urine e dalla urinocoltura. Nel maschio necessarie saranno la esplorazione rettale e il dosaggio del PSA e nelle donne la consulenza ginecologica. Il grado di iperattività del detrusore potrà infine essere dimostrato e valutato, ricorrendo ad un esame di secondo livello, come l’esame urodinamico con cistomanometria.

La terapia utilizza sia farmaci specifici, che il ricorso a esercizi di riabilitazione del pavimento pelvico. L’attenzione a diete equilibrate e l’allontanamento da abitudini voluttuarie, che possono scatenare lo stimolo minzionale, favoriscono un netto miglioramento della sintomatologia e della qualità di vita del paziente.

ENZO TRIPODI