STRAORDINARIA CANTATA DEI PASTORI CON PEPPE BARRA Società
Natale è ormai alle porte e al Teatro Vittorio Emanuele di Benevento è andata in scena la celeberrima Cantata dei Pastori, per rivivere nell'oggi della storia il Mistero dell'Incarnazione, nella quotidianità frettolosa ed indifferente a ciò che accade nel globo terrestre. Ad interpretare la Cantata il superlativo Peppe Barra, colto e raffinato artista, insieme all'ineguagliabile attrice Lella Esposito, nonché da un cast davvero eccezionale.
L'evento sold out è inserito nel cartellone teatrale 2023-24 di Benevento Città Spettacolo. La stesura dell'opera risale al 1698, scritta da Andrea Perrucci intitolata Il Vero Lume tra l'Ombre, ovvero la Spelonca Arricchita per la Nascita del Verbo Umanato. La rappresentazione racconta il viaggio affrontato da Maria e Giuseppe, la meta è Betlemme, non mancano le insidie lungo il tragitto, pianificato dai diavoli, al fine di impedire che il Salvatore del Mondo possa aprire gli occhi nella grotta scomoda. Il disegno sinistro malefico viene annientato dagli angeli e dall'arcangelo Gabriele.
La narrazione ruota intorno a due personaggi: Razzullo, di professione scrivano, indossa abiti settecenteschi e si reca a Betlemme per il censimento indetto dall'imperatore romano Cesare Augusto; Serchiapone (nomen omen), un barbiere latitante, nell'immaginario popolare, deforme nelle sembianze fisiche, assassino e dedito alla ricerca dei piaceri del ventre e a quelli carnali. Roberto De Simone e la Nuova Compagnia di Canto Popolare riportano in auge la cantata dei Pastori, interpretata da Peppe e dalla madre Concetta Barra, per quasi quarant'anni, riscuotendo un successo di pubblico senza precedenti.
L'emozionante rappresentazione si conclude con l'adorazione del Figlio di Dio, con i pastori, con i cacciatori, con i pescatori, giunti nell'antro naturale, per assistere alla sconfitta del male e al trionfo del bene. Possiamo dire che la Cantata dei Pastori, rappresenta oggi quel barlume di speranza nel mondo dilaniato dalla guerra, alla ricerca della pace per illuminare le coscienze annebbiate dalla fitta coltre dell'odio, dalla tracotanza esasperata, dalla forza incomprensibile delle armi sofisticate per annientare città ed uccider gli inermi. La regia dell'opera è di Lamberto Labertini, ad accompagnare musicalmente l'eclettico Peppe Barra, il cantore della moderna napoletanità, Pasquale Benincasa (percussioni), Giuseppe Di Colandrea (clarinetto), Agostino Oliviero (violino e mandolino), Antonio Ottaviano (tastiere).
Scroscianti ed interminabili appalusi hanno decretato l'ennesimo successo per Peppe Barra e la sua compagnia.
Nicola Mastrocinque
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