Dimissioni Mazzoni, De Pierro (Pd) tuona contro Mastella: 'Chiunque osi contraddirlo finisce sul libro nero' In primo piano

Sulle dimissioni del vice sindaco di Benevento, Erminia Mazzoni, interviene il capogruppo del Pd a Palazzo Mosti, Francesco De Pierro, che - nell'esprimere solidarietà al numero due dell'amministrazione - enuclea una serie di considerazioni sul “fattaccio”.

Pubblichiamo, dunque, di seguito la nota di De Pierro così come pervenutaci.

“Alla luce delle dimissioni protocollate dal vice-sindaco Erminia Mazzoni (che di fatto hanno anticipato una revoca che il primo cittadino aveva già pronta) il sindaco Mastella ha silurato il terzo assessore nel giro di un anno: nessuno, in precedenza, nella storia del Comune di Benevento, è riuscito a fare meglio di lui. Ma al di là del primato stabilito, non posso esimermi dal fare alcune considerazioni, che elenco di seguito, e rivolgere alcuni interrogativi al sindaco su quello che sta accadendo e sul modo quantomeno singolare con cui la nostra città viene governata. 

1 - Mastella è indisponibile nei riguardi delle persone dotate di propria autonomia. Chiunque osi contraddirlo, finisce sul libro nero.

2- Mastella non ha un concetto di squadra: piuttosto interpreta la parte del padre padrone, accentrando ogni iniziativa ed ogni esposizione politico-mediatica.

3 - I suoi consiglieri non hanno né la volontà né l’autorità per incidere sulle decisioni: gli assessori sono messi anche peggio, perché temendo di tornare a casa, non manifestano neppure il dissenso.

4 - Ancora una volta motivi prettamente personalistici e politici prevalgono su una istituzionale gestione dell’ente, perché la Mazzoni non va via per questioni di natura amministrativa, bensì, come pare acclarato, per non avergli garantito appoggio elettorale alle prossime elezioni politiche. 

5 - Sarebbe il caso però che Mastella spiegasse alla città i motivi della separazione con la Mazzoni, e sarebbe opportuno che venisse a riferirne in Consiglio comunale, visto che a rassegnare le dimissioni è stato il vice-sindaco della città, ovvero il numero due dell’amministrazione.

6 - Mastella è pregato anche di farci capire se la sua funzione di sindaco viene esercitata al servizio della comunità oppure è finalizzata alla realizzazione di un progetto politico personale.

7 - Mastella dovrebbe anche chiarire se, nei prossimi mesi, con l’avvicinarsi delle elezioni politiche, il dato con cui valuterà il peso di ogni singolo consigliere o assessore sarà quello dell’appoggio in campagna elettorale, e non già dell’impegno e delle capacità amministrative di ciascuno di loro.

8 - Se intende adoperare la casa comunale come una sorta di comitato elettorale, Mastella è tenuto ad informarne la cittadinanza.

9 - Siamo in attesa che Mastella, nonostante, come pare, abbia già la testa rivolta alla prossima campagna elettorale, ci fornisca i risultati prodotti dalla sua amministrazione nel suo primo anno e ci dica quanti e quali progetti ha realizzato, al netto delle feste e degli spettacoli che ha organizzato.

10 - Sarebbe infine il caso di riferire in anticipo alla città, visto che non ha un partito vero e proprio bensì è a capo di un movimento e considerato che la rottura con la Mazzoni sarebbe dovuta a strategie pre-elettorali, in quale schieramento andrà a collocarsi.

Nell’esprimere solidarietà al vice-sindaco Mazzoni, politico di spessore già parlamentare italiano ed europeo, vice-segretario nazionale di partito, per il trattamento che le è stato riservato, mi auguro, nell’interesse della comunità che rappresentiamo, che queste riflessioni che ho inteso consegnare alla città non suscitino nel sindaco Mastella un’altra reazione sopra le righe - cosa gli capita molto di frequente quando si rapporta con il sottoscritto - ma inducano una replica autentica ed obiettiva che possa consentire alla cittadinanza di fare opportune valutazioni sul merito”.

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