Il 5 maggio i dodici autori concorrenti al Premio Strega a Benevento. Presenterà Dario Vergassola In primo piano

'Quest'edizione del Premio Strega, per giunta la 70esima, ha per me un significato particolare: e' la mia ultima volta da assessore alla Cultura della citta' di Benevento. Si chiude un ciclo, ma sono pronto ad aprirne uno nuovo, che guarda, però, sempre nella stessa direzione: fare di Benevento la Città della Cultura e della Bellezza. E tra le cose che rivendico da assessore, con umiltà ma anche con orgoglio, ci sono il riconoscimento Unesco e il Premio Strega', così l’assessore alla Cultura, Raffaele Del Vecchio, nel corso della conferenza stampa della presentazione ufficiale del Premio Strega a Benevento.

I dodici autori concorrenti saranno a Benevento, il 5 maggio, al Teatro Massimo. La serata, che avrà inizio alle ore 18.00, sarà condotta anche quest’anno da Dario Vergassola.

'Quando otto anni fa - ha continuato Raffaele Del Vecchio -, ebbi l’intuizione di portare qui il Premio Strega ero un assessore alla Cultura poco più che trentenne: mi recai a Casa Bellonci e proposi a un intellettuale della caratura di Tullio De Mauro di far sì che da Benevento si potesse ogni anno dare avvio al premio con la presentazione dei dodici autori concorrenti. La risposta fu lapidaria: 'Ufficializziamo questo fidanzamento, vedremo poi se arriveremo al matrimonio'. A distanza di quasi dieci anni, posso dire che, ormai, quello con il Premio Strega è, nei fatti, un matrimonio felice. La connessione sentimentale tra la nostra città, Strega Alberti e il più prestigioso dei premi letterari in Italia non si è più interrotta.

Da quel giorno, è da Benevento che il Premio Strega parte.

Ed è stato un viaggio affascinante, avvincente, che si porta dietro la ricchezza di un patrimonio di emozioni e di relazioni umane. E sono convinto che il legame territoriale e sentimentale con il Premio Strega non può che rafforzarsi. Abbiamo tutto il futuro davanti. Questa tappa deve diventare uno dei grandi eventi promossi dalla Regione Campania; ne ho già parlato con il consigliere delegato alla Cultura del governatore De Luca, Sebastiano Maffettone, che ha mostrato disponibilità e sensibilità. Del resto, il nostro rapporto con la Regione ha finalmente cambiato verso: dopo cinque anni ostili e avari nei confronti della nostra città, stiamo andando verso un nuovo corso fatto di un’alleanza solida che riconoscerà a Benevento il ruolo che merita.

La nostra è un’esperienza che va esportata all’estero, anche perché, grazie al lavoro straordinario della Fondazione Bellonci, il Premio Strega ha assunto negli ultimi anni una valenza sempre più internazionale'.

L’assessore ha anche ricordato che quest’anno, per la prima volta, l’opera d’arte consegnata agli autori è stata affidata ad una donna, l’artista sannita Sara Cancellieri.

'Che il modello Benevento abbia funzionato - ha detto il presidente di Strega Alberti, Giuseppe D’Avino - lo dimostra l’organizzazione dell’evento finale di quest’anno a Roma. In occasione della 70esima edizione del Premio, abbiamo rinunciato a Villa Giulia per spostare l’ultima serata all’Auditorium: insomma, abbiamo abbracciato il format Benevento aprendo le porte a un pubblico di appassionati sempre più ampio'.

'Nel 2008 abbiamo scoperto di avere due case: Benevento non è la seconda casa, ma quella di famiglia, dove si ritorna sempre volentieri - così il direttore della Fondazione Bellonci, Stefano Petrocchi -. Il Premio Strega in questi anni è cresciuto raggiungendo un segmento di lettori sempre più vasto, andando oltre la comunità letteraria. Questa è la Settantesima edizione, una tappa importante, che celebreremo con un appuntamento straordinario a Sanremo. Potremo permetterci gite fuori porta, ma poi torneremo sempre qui, a casa nostra, a Benevento'.

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