Sono tante le donne che hanno lasciato un segno nel territorio sannita pur non vivendo sotto i riflettori In primo piano

C’era davvero il pubblico delle grandi occasioni per la presentazione dell’ultimo lavoro della scrittrice sannita Lucia Gangale, “Storia delle donne nel Sannio”, edito da Realtà Sannita, che raggiunge il notevole traguardo delle 150 pubblicazioni. Il libro passa in rassegna le biografie di 55 donne, le quali, anche se spesso non hanno vissuto la loro vita sotto i riflettori, hanno lasciato un segno in terra sannita per via delle loro vite straordinarie, “all’insegna di un qualche loro ideale o di una qualche battaglia portata avanti fino in fondo”, come ha ricordato la stessa autrice nel suo intervento.

Il volume, ponderoso ma di agile lettura, si divide in due parti: la prima dedicata alle donne del passato e la seconda relativa a donne di oggi, impegnate a più livelli nel sociale, nella cultura, nelle professioni o nel volontariato.

Il libro esplora la storia della presenza femminile nel nostro territorio a partire dalla dea Iside, dalle streghe, dalla medievale Sant’Artelaide, coprendo tutte le epoche storiche, fino ad oggi.

Nell’arco di poco più di un’ora, davanti ad un parterre gremito e qualificato, si sono snodate le relazioni di tre donne sannite brillanti e impegnate: Emilia Tartaglia Polcini, funzionaria dell’Usp di Benevento, Maria Buonaguro, oggi dirigente all’Istituto De La Salle di Benevento, e Marialaura Simeone, docente e scrittrice.

Non prima, però, dei saluti dell’editore, Giovanni Fuccio, e della Senatrice forzista Sandra Lonardo Mastella, anch’ella parte di questo lavoro, per il quale si è detta subito molto contenta, ringraziando l’autrice di avere ricordato i vari momenti della sua vita, dal successo di “Quattro notti e più… di luna piena” alle difficili vicende giudiziarie, che l’hanno vista assolta dalle accuse che le si muovevano.

La senatrice, nel dichiararsi soddisfatta della vita felice che ha avuto, ha annunciato che presto darà alle stampe un libro che ne ripercorre tutte le tappe. Si è congratulata con l’autrice per il bellissimo lavoro svolto e ha detto che “questo libro va fatto circolare e tutti dobbiamo darne risalto attraverso i social”.

Giovanni Fuccio ha ricordato che “Realtà Sannita” ha raggiunto il traguardo dei 40 anni di vita e che si va avanti con molte novità, tra le quali la prossima presentazione di un libro sulla vita di San Bartolomeo, curato dal giornalista Giacomo de Antonellis. Ha anche sottolineato di avere con sè tanti collaboratori, tra i quali l’ex provveditore agli studi, Mario Pedicini, anch’egli presente in sala.

Emilia Tartaglia Polcini - che in primis ha ringraziato Giovanni Fuccio per avere tenuto a battesimo la sua voglia di fare cultura in città - ha detto che il libro rientra nella tipologia del genere biografico, molto caro ai più, ed ha fatto anche delle importantissime riflessioni sulla condizione delle donne nella nostra provincia, non dimenticando di fare cenno a quante ci hanno precedute, in particolare a Carlotta Nobile, la giovane violinista scomparse qualche anno fa all’età di soli 24 anni, per un male incurabile, ma che “da lassù sta lavorando alacremente per noi, perché c’è una dimensione che non possiamo toccare, ma per chi sa ascoltare, si colgono cose difficili da descrivere. Carlotta è con noi qui stasera. Cose meravigliose accadranno, ma per adesso non voglio anticiparvi niente”.

La preside Buonaguro ha ricordato la stima e l’amicizia con l’autrice, conosciuta anni fa, durante il suo periodo di insegnamento al Liceo di San Marco dei Cavoti, come docente di Storia e Filosofia, rimarcando che nella Gangale ha sempre trovato “quella spinta all’innovazione che a me piace tanto, la capacità di far ragionare i ragazzi, di coinvolgerli nelle tante iniziative di cui si è resa protagonista”, sottolineando l’amore per la musica e per l’arte che le ha accomunate fin da subito.

Marialaura Simeone ha parlato della poliedricità dell’autrice, docente, scrittrice, pittrice, ottima fotografa, ed ha poi letto alcuni passi assai significativi del libro, tra cui alcuni relativi a Fryda Ciletti (pittrice) e a Tina Ferlini (partigiana ed attivista politica di origine imolese). O anche la storia di Tonina Ferrelli, la giovinetta che a soli 14 anni morì per l’esplosione di una granata durante i bombardamenti del ’43. Ed anche la storia della poetessa Vittoria Colonna, che fu governatrice di Benevento nel Cinquecento.

Lucia Gangale ha ringraziato l’Editore per avere fortemente creduto in questo lavoro (la Gangale, insieme alla sorella Annamaria, è tra le più longeve e fedeli collaboratrici di Realtà Sannita), parlando della lunghissima gestazione di questo libro e di come, nel corso degli anni, da più parti le sia stata sollecitata la riedizione di “Donne nel Sannio”, edito nel 2004 da una casa editrice napoletana, ma di come, invece, nel corso delle sue pluriennali ricerche le biografie di donne siano notevolmente aumentate, facendo emergere particolari sempre nuovi ed interessanti, che meritavano una pubblicazione completamente nuova rispetto a quel primo volume.

Le storie raccontate - ha affermato l’autrice - hanno richiesto il coinvolgimento di molti archivi italiani e le testimonianze di diversi discendenti, e sono così appassionanti che alcune di esse meriterebbero una trasposizione cinematografica”.

Ha voluto ricordare alcune di esse: Mariannina Serio, Valeria Zazo, Tina Ferlini, Carlotta Nobile, Maria Pacifico Rampone, Tonina Ferrelli. La Gangale ha poi ringraziato tutti gli amici intervenuti, tra i quali molti di Benevento, ma anche una folta rappresentanza proveniente da San Marco dei Cavoti, nonché tutto il folto gruppo di socie della locale Fidapa.

È intervenuta anche l’assessore alla Cultura del Comune di Benevento, prof.ssa Rossella Del Prete, mentre la Senatrice pentastellata Danila De Lucia, impossibilitata a partecipare per via di impegni istituzionali a Roma, ha fatto pervenire un messaggio di congratulazioni all’autrice ed al suo Editore.

Un momento di vera commozione si è registrato mentre l’autrice ricordava la figura di Carlotta Nobile, conosciuta, come ha ricordato, non appena ritornata a Benevento dopo diversi anni di lavoro in Piemonte. Lucia Gangale ha anche parlato della sua lunga esperienza in Realtà Sannita, che per lei è la sua seconda famiglia.

Insomma, una serata davvero piacevole e ricca di spunti interessanti, condotta con brio ed eleganza e con qualche suggerimento: ricordare più degnamente qualcuna di queste donne anche nella toponomastica cittadina, ricchissima di nomi maschili e scarna di nomi femminili. E i motivi per ricordare queste umili grandi donne non mancano, come scoprirete leggendo questo bel lavoro, veramente unico ed originale del panorama storico locale ed anche regionale. 

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