Unisannio protagonista ad Expo 2015: Paolo Ricci apre l'incontro sulla responsabilità sociale d'impresa In primo piano

Altra significativa presenza scientifica all'Expo 2015 per l'Universita' degli Studi del Sannio all'interno dell'incontro organizzato da 'Impronta Etica'. L'ateneo sannita sara', infatti, rappresentato il prossimo 25 settembre dal prof. Paolo Ricci, ordinario di economia aziendale e membro del comitato scientifico dell’associazione no profit per la promozione e lo sviluppo della responsabilità sociale d’impresa, al convegno su 'Integrata, connessa e sicura. La gestione sostenibile della catena di fornitura tra rischi e opportunità'.

Da anni impegnato sul tema dell’impresa sostenibile, il prof. Ricci interverrà su 'Le relazioni tra impresa e stakeholder nella catena di fornitura', insieme a Marisa Parmigiani, segretario generale di Impronta Etica.

A seguire una tavola rotonda su 'Gestione sostenibile della catena di fornitura: rischi, opportunità e impatti sulla catena del valore' con Virginia Antonini, CSR Manager Lavazza; Gianpiero Calzolari, presidente Granarolo e vice presidente Impronta Etica; Marco Pedroni, presidente Coop Italia; Alberto Vacchi, presidente IMA. Le conclusioni saranno affidate ad Adriano Turrini, presidente Coop Adriatica e presidente Impronta Etica. Modera il giornalista e autore Jonathan Ferramola.

Il convegno cercherà di dare risposta ad alcune questioni cruciali sul tema della responsabilità sociale d’impresa. Per esempio, in che termini i cambiamenti a livello sociale, ambientale ed economico influiscono sulla catena di fornitura e sulle relazioni che in essa si instaurano tra impresa e stakeholder oppure quali sono i nuovi rischi per le imprese connessi a questi cambiamenti e se una gestione sostenibile della catena di fornitura può contribuire a mitigare i rischi e addirittura determinare opportunità per le imprese.

La relazione che si instaura tra gli attori della catena di fornitura può essere un elemento strategico di successo o insuccesso per l’impresa. L’affermarsi di un’economia su scala sempre più globale e la conseguente evidenza dei rischi relativi alla perdita di controllo su filiere ampie e disaggregate, porta l’attenzione sulla questione dei potenziali rischi per l’impresa ma anche sulle opportunità connesse all’integrazione volontaria di tematiche sociali e ambientali nelle relazioni di filiera e all’adozione di un nuovo approccio alla relazione con gli attori della catena di fornitura.

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