Visitatori in aumento presso le strutture museali dell'Ente provinciale sannita In primo piano

Il presidente della Provincia di Benevento Claudio Ricci ha disposto l'ennesima proroga dei servizi per consentire la fruizione del patrimonio monumentale ed artistico. Perdurando l’incertezza normativa su chi vi debba provvedere, con il rischio concreto che si blocchino gli accessi alla Rocca dei Rettori, al Museo del Sannio, alla Biblioteca Provinciale, al Musa, al Geobiolab, alla Chiesa di Sant’Ilario a Port’Aurea e alle altre strutture, Ricci si è assunto ancora la responsabilità di andare avanti sino al 31 settembre.

I fatti, però, gli danno ragione: si sono registrati infatti i seguenti dati circa gli afflussi alle sole strutture museali dell’Ente per l’estate 2015. Siamo a 2.582 visitatori, con più di 500 stranieri provenienti da Repubblica Ceca, Belgio, Stati Uniti, Francia, Corea, Galles, Grecia, Giappone, Spagna, Messico, Inghilterra, Cina, Russia, Giappone, Germania, Australia, Indonesia, Olanda, Brasile, Svizzera, Tasmania, Danimarca. Si conferma il trend positivo anche i primi giorni di Agosto, che ha rilevato un incoraggiante risultato d’affluenza di pubblico, con un totale che supera le 470 presenze, con gruppi provenienti da Roma, Napoli, Macerata, Salerno, Bolzano, Orvieto, Verona, Udine, Avellino, Pescara, Bari, Eboli, Palermo, Potenza, Foggia, Milano, Verona, Treviso, Modena e Bologna. Per citare la sola Rocca dei Rettori si è registrato un afflusso davvero intenso: tra i visitatori, in modo particolare, si segnalano alcune presenze di docenti universitari (ultimo in ordine di tempo un docente della ‘Ca Foscari di Venezia).

Commentando questi dati Ricci ha fatto osservare: “La Provincia sta tenendo aperti Musei e luoghi di interesse storico e monumentale. Lo sta facendo per amore del territorio e nel silenzio generale, sebbene Gesù abbia detto che occorre dare a Cesare quello che è di Cesare. Ci stiamo infatti assumendo responsabilità rilevanti soprattutto di ordine economico: lo abbiamo fatto in particolare con la vicenda della Società partecipata Sannio Europa cui abbiamo chiesto di continuare la cooperazione con la Provincia affinché i visitatori del Sannio possano avere accesso ad esempio al Tempio di Iside che costituisce una vera e propria rarità e non solo nel Mezzogiorno. Io ancora oggi mi chiedo cosa ne sarebbe stato di tutte queste straordinarie opportunità che il territorio offre se la Provincia (come avrebbe potuto fare in una visione meno coraggiosa dei propri compiti) avesse deciso di lasciare al proprio destino questi beni culturali.

In un quadro normativo e finanziario incerto e precario, cosa sarebbe successo se, per motivi prudenziali, non avessi avuto il coraggio di fare quanto si sta facendo da otto mesi a questa parte? Quando le istituzioni funzionano e sono sensibili alle esigenze e alle istanze vere del territorio, si assumono coraggiosamente responsabilità: ed in questo caso, se qualcosa di buono è stato fatto, esso va segnalato. Altrimenti si fa il solito giochetto al massacro che poi non produce risultati utili per nessuno. Le istituzioni pubbliche vanno criticate, anche e soprattutto dalla stampa, quando non fanno il loro dovere; parimenti però bisogna riconoscere ad esse il giusto, senza spocchia psuedo-intellettuale e pregiudizi di sorta, quando le stesse istituzioni si mostrano all’altezza dei compiti assegnati.

In terra sannita proprio sul versante culturale la Provincia in questi mesi sta ponendo in essere atti concreti per la loro valorizzazione della stessa e lo dimostra il fatto che oggi i Musei del Sannio risultano frequentati e suscitano interesse da parte di visitatori di qualità”.

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