Vulcanica Nunzia! In primo piano

“Non importa quante volte si cade nella vita, ma quanto in fretta ci si rialza per andare avanti, perché le sconfitte fanno crescere, vincere sempre no!”.

Questa frase, molto famosa, sembra cucita addosso alla forzista Nunzia De Girolamo che - metabolizzata, ma nient’affatto dimenticata la sonora sconfitta alle politiche dello scorso 4 marzo - dopo qualche giorno di silenzio ed una vacanza rigenerante fatta di sole e di mare, ha iniziato a forgiare il suo nuovo percorso.

Dichiarazioni, ospitate nei talk nazionali, incontri pubblici di un lungo tour che farà tappa in tutte le regioni - la prima è stata ad Avellino - per spiegare in primis che esiste “un’altra Forza Italia, quella che parla alla gente e che vuole ritrovare unità e partecipazione”.

Ha preso il via, dunque, il cammino politico della vulcanica Nunzia lontano dai palazzi del potere, del resto come lei stessa ha dichiarato: “La politica si può fare, tranquillamente, anche fuori dai palazzi e senza incarichi istituzionali. Avrò un po’ di tempo in più per ascoltare la voce dei territori e confrontarmi con i tanti cittadini che, quotidianamente, affrontano la dura realtà del nostro Paese”.

Ma non è finita qui…

L’amazzone della politica sannita - appellativo più che mai meritato - scriverà anche un libro che si intitolerà “La casa dei sogni”, per raccontare il partito di Silvio Berlusconi visto dall’interno, e costruirà un’associazione nell’alveo di Forza Italia, il cui obiettivo sarà quello di coinvolgere le migliori energie della società, del mondo della cultura e dell’imprenditoria. “Cercheremo così di dare un contributo al rilancio del partito e dell’intero centrodestra. Il nodo centrale resta la questione meridionale. Gli elettori meridionali hanno lanciato un chiaro segnale: hanno detto no alla politica dei piccoli interessi personali. I 5 stelle ad esempio, sono riusciti a raccogliere la delusione dei cittadini, perché considerati fuori dai soliti giri, ma il sud non ha bisogno di reddito di cittadinanza. Il sud ha bisogno di lavoro. Ha bisogno di dignità. Il sud ha la necessità di cambiare attraverso la testa degli uomini e delle donne del sud”.

La bella Nunzia non nasconde certo l’amarezza per il mancato ritorno in Parlamento, ma non intende neppure versare lacrime ed in effetti lo sta dimostrando più che mai: “Ora è il momento di rinascere, non di piangersi addosso - ha dichiarato -. Chi ha vinto ha vinto e chi ha perso ha perso. Il passato non si dimentica, ma c’è un modo per ricostruire e lo dico alla politica: fare l’esatto opposto di ciò che in questo momento faremmo tutti. La guerra per le poltrone? Gli schemi per un possibile governo? Sediamoci tutti allo stesso tavolo, il tavolo dell’Italia, e mettiamo in fila i bisogni della gente, non perdiamo altro tempo. Altrimenti continueremo a distruggere anche le macerie”.

Frattanto lingue biforcute hanno già iniziato a far serpeggiare la voce che tutto questo attivismo dell’ex ministro nasconda la bramosia di riacciuffare a breve uno scranno in Parlamento, sì ma quale Parlamento?

Ebbene, quello europeo le cui prossime elezioni si svolgeranno nella tarda primavera del 2019.

La partita è ancora lunga e gli assi non sono stati ancora scoperti e poi - a dirla tutta - c’è ancora da vedere cosa combineranno (si spera di buono) gli altri sei sanniti (Del Basso De Caro, Lonardo, Maglione, Ianaro, Ricciardi e De Lucia) approdati da pochi giorni nel Parlamento italiano.

La XVIII legislatura è appena iniziata…

ANNAMARIA GANGALE

annamariagangale@hotmail.it