Laboratori teatrali gratuiti per i giovani Cultura
“Formula vincente non si cambia!”.
E' il diktat che abbiamo sentito ripetere spesso da grandi nomi dello spettacolo italiano a proposito di format e recital di enorme popolarità dalla “lunga vita”.
Senza doverci allontanare troppo da casa nostra e seppur con le dovute proporzioni, possiamo dire che anche nella città Benevento abbiamo un 'luminoso' esempio di progetto teatrale che - avendo riscosso un inaudito successo nella prima edizione - viene ora riproposto con lo stesso schema, a cambiare sono solo il nome ed i partecipanti.
Stiamo parlando del progetto di teatro sociale Key (ex Sleng), promosso ed organizzato dall'assessorato alla Cultura del Comune di Benevento in collaborazione con l'Associazione Magnifico Visbaal.
Key, termine in inglese che significa chiave e la cui pronuncia è chi, vuol rappresentare la chiave attraverso la quale chi vuole può entrare nel mondo del teatro e, attraverso di esso, indirizzare positivamente le proprie emozioni.
Nobili le finalità del progetto: offrire ai ragazzi tra i 16 e i 26 anni, residenti nei quartieri più popolosi della città e nelle periferie, un aiuto concreto per il superamento del disagio giovanile. Tutto ciò facendo ricorso all’arte teatrale capace di generare contesti di scambio e comunicazione in cui stimolare l’espressività corporea, la parola e la reciprocità relazionale.
Attraverso il progetto di teatro sociale Key, dunque, è possibile frequentare gratuitamente, presso il Piccolo Teatro Libertà, laboratori teatrali, di costumeria, scenografia ed attrezzistica che garantiranno così una formazione a 360° sul mondo del teatro a persone che altrimenti non potrebbero sostenere i costi di una siffatta scuola.
“Attualmente abbiamo una ventina di iscritti nuovi - ha spiegato il direttore artistico Peppe Fonzo - più alcuni ragazzi che hanno già partecipato alla passata edizione riuscendo a superare tutte quelle corazze emotive tipiche dell'adolescenza, per cui essi rappresentano un valido supporto per le nuove leve che a volte si sentono ancora un po' spaesate”.
Nell'annunciare che la “La Tempesta” di Shakespeare è la commedia con cui si esibiranno i tirocinanti nel prossimo mese di maggio, Fonzo si è augurato che il progetto Key continui nel tempo diventando una “radice” nella città di Benevento e alla nostra domanda “Se alla porta del Piccolo Teatro Libertà bussa un ragazzo che non abita in periferia, non vive particolari situazioni di disagio e non ha genitori indigenti, ma vuole tuffarsi in questa esperienza... lo accogliete?”, il direttore artistico ha risposto: “Chiunque voglia partecipare al progetto Key può venire tranquillamente, certo questi laboratori sono nati essenzialmente per i ragazzi a rischio delle periferie, però non ci sono preclusioni. Io personalmente non sono per le barriere, nel senso che non mi piace né creare sette, né creare diversità, anzi sono un fautore della diversità”.
Se il grazioso Piccolo Teatro Libertà fosse un fiore, l'assessore alla Cultura Raffaele Del Vecchio se lo appunterebbe al bavero della giacca, tanto ne va fiero.
“Questo teatro - ha affermato - è uno dei punti di orgoglio dell'Amministrazione di cui mi onoro di far parte. Sia per la struttura, un gioiellino tenuto molto bene, sia per l'attività culturale e sociale che vi si svolge ed in un quartiere, come sappiamo, molto difficile. Avvicinare quanti più giovani è possibile al teatro - ha sottolineato Del Vecchio - formerà nel tempo un pubblico sempre più attento e numeroso alla cui crescente domanda di prodotti culturali una pubblica amministrazione sarà costretta a rispondere con la qualità”.
Riguardo poi le critiche di chi accusa l'assessore di distrarre soldi che invece potrebbero essere destinati ad altro, Raffaele Del Vecchio ha fatto presente che il progetto è finanziato totalmente con i fondi europei messi a disposizione della Regione Campania proprio per le attività culturali.
“Non spenderli - ha infatti asserito - significa lasciarli a disposizione delle altre province campane e invece, da qualche anno a questa parte, non gli stiamo lasciando più niente. E questo - ha aggiunto - è un fatto positivo perchè non solo ci dà la possibilità di realizzare manifestazioni teatrali, spettacoli, concerti e quant'altro, ma soprattutto abbiamo la possibilità di dare una risposta lavorativa a determinate fasce di operatori che gravitano in questo settore, cosa da non sottovalutare in un momento in cui la crisi è molto forte”.
Le iscrizioni ai laboratori sono ancora aperte, le lezioni si svolgono ogni martedì e giovedì - dalle 17.30 alle 19.30 - e non è prevista alcuna esperienza.
Per maggiori informazioni si può telefonare ai seguenti numeri: 366 2520793 – 349 6672566.
ANNAMARIA GANGALE