Simpatico incontro con Maurizio De Giovanni Cultura

Nell'ambito degli incontri culturali che si tengono ogni mercoledì, presso la Fondazione Romano, si è tenuto recentemente un incontro con l'autore Maurizio De Giovanni.

L’autore è stato presentato da Felice Casucci, presidente ed anima della fondazione. Abbiamo così appreso che una vecchia conoscenza, nata sui banchi di scuola, lo legava al famoso autore di noir napoletano. E' nato , così, un dialogo che ci ha portato a conoscere tante cose sul commissario Ricciardi, protagonista delle storie gialle ambientate nella Napoli degli anni '30 del secolo scorso.

Intanto perchè la scelta di una città come Napoli , per il motivo che ieri come oggi Napoli lega a sè, in ogni quartiere, il lato alto della società con quello più basso e degradato. Come dire che l'ombra più scura e cupa sottende la maggiore luminosità e, poi, perchè , in questi ultimi tempi incontrano notevole favore del pubblico noir ambientati nelle più note città della nostra bella penisola.

Perchè questo genere è rimasto l'unica forma di romanzo sociale, che consente, quasi, impone di mettere la faccia nella stuttura più oscura della società. Così attraverso il dipanarsi di queste storie entriamo nelle problematiche maggiori della nostra società, anche se l'ambientazione, in questo caso particolare è di circa 80 anni antecedente.

Maurizio De Giovanni ha dato una cadenza particolare alle storie che vedono il suo particolare commissario protagonista. I primi quattro libri hanno seguito il dipanarsi delle stagioni. Adesso con “Per mano mia” - Il Natale del Commissario Ricciardi è iniziato il “giro” delle festività. In una Napoli fredda e percorsa da un vento gelido ed ululante il protagonista deve scoprire, aggirandosi tra menzogne e falsità il colpevole dell'ennesimo omicidio.

Unico aiuto la particolare facoltà di cui è dotato Ricciardi: vedere l'attimo finale della vita dei morti, con le ultime parole pronunciate, un dono che tanto dolore provoca nel commissario e gli impedisce di lasciarsi andare al meglio della propria esistenza.

Vera e propria “chicca” della serata, l'autore, non solo ha comunicato alla platea di stare scrivendo un romanzo senza il commissario, ma congedandosi ha offerto al pubblico una intensissima “lectio” delle prime pagine del prossimo noir, che vedrà Ricciardi protagonista.

Protagonista la festività pasquale, l'ambientazione è la maggiore “casa chiusa” del tempo, detta La Suprema, ubicata in via Chiaia e nelle prime pagine apprendiamo già che l'assassino dissertando sul concetto dell'amore, con un cuscino toglie la vita ad una delle lavoranti del bordello.

LOREDANA DI LEONE

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