Cibo sufficiente tutelando ecosistema e biodiversità Economia

Da oltre 100 anni immaginiamo il futuro. Con le imprese agricole per la crescita dell’Italia”. È il tema scelto da Confagricoltura per la sua Assemblea nazionale, svoltasi nella suggestiva cornice del Palazzo della Cancelleria, nel cuore della Capitale. A rappresentare il Sannio, il presidente di Confagricoltura Benevento, Antonio Casazza, insieme al direttore Giampiero Marotta. Una due-giorni per consolidare il proficuo dialogo e confronto da tempo avviato dalla Confederazione con personalità politiche, rappresentanti istituzionali ed imprenditoriali.

Ad aprire i lavori, il presidente nazionale di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, che ha voluto sottolineare la necessità di una visione comune, che valorizzi l’agricoltura come settore strategico per l’economia all’insegna dell’innovazione e della sostenibilità. «L’impresa agricola sarà indispensabile per raggiungere gli ″obiettivi″ di de-carbonizzazione posti dall’Unione Europea non solo attraverso lo sviluppo delle energie rinnovabili, ma anche attraverso il carbon farming e la bioeconomia circolare e sostenibile, contribuendo alla sostituzione dei derivati fossili in diversi campi: bioplastiche, biocarburanti, biolubrificanti, fertilizzanti, prodotti fitosanitari. Non un solo modello di agricoltura, ma un ′mosaico′ di agricolture, di esperienze, di paesaggi, di cibo, di eccellenze. Dallo sviluppo del vertical farm e dell’idroponica, agli allevamenti basati su tecnologie di avanguardia, ad un’agricoltura che sarà chiamata sempre più a preservare il territorio e ridare vitalità alle aree interne del nostro Bel Paese».

I lavori assembleari sono serviti a sviluppare ed approfondire, insieme ai rappresentanti del Governo, i temi centrali per il progresso dell’agricoltura tricolore. Ad alternarsi sul palco davanti ad ospiti ed associati il ministro della Ricerca Anna Maria Bernini, il ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso, delle Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini, degli Affari Esteri Antonio Tajani, dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, del Turismo Daniela Santanchè e dell’Agricoltura e sovranità alimentare Francesco Lollobrigida. Tutti ″concordi″ col presidente di Confagricoltura che l’approvazione della legge sul ripristino della Natura da parte dell’Unione Europea “Così com’è, non è condivisibile!”.

Ai rappresentanti del Governo il presidente Giansanti ha chiesto una strategia di lungo termine per il settore agricolo: “L’agroindustria è il primo comparto dell’economia, contribuiamo per oltre 570 miliardi di euro del PIL nazionale e diamo lavoro a 4 milioni di persone. C’è bisogno, quindi, di dotarci di un piano. Il messaggio forte che è arrivato dal Governo è di una spiccata sensibilità ed attenzione sui grandi temi dell'agricoltura e dei mondi agricoli che noi rappresentiamo, affrontati con sano pragmatismo. Questa volontà da parte dei ministri d’iniziare a costruire un nuovo modello organizzativo della filiera agroindustriale, andando a prefigurare nuovi obiettivi sfidanti, è ciò che ci aspettavamo.

A lavori conclusi, ne abbiamo parlato col presidente Antonio Casazza: “Condividiamo pienamente gli indirizzi di Confagricoltura nazionale, in particolare sulle innovazioni in agricoltura, finalizzate a produrre di più garantendo la qualità. Il tema delle aree interne è stato al centro della discussione. Il rilancio dell’agricoltura di questi territori può rappresentare una valida alternativa per i giovani, evitando al contempo la desertificazione delle aree interne e, soprattutto, il progressivo abbandono di tante imprese agricole che sempre di più tendono a scomparire”.

Un altro tema importante al centro dei lavori è stato il clima e i suoi effetti sull’ambiente: “Il cambiamento climatico è sotto gli occhi di tutti, non possiamo far finta di niente. E i suoi effetti non riguardano solo i vigneti e gli uliveti, ma anche la zootecnia, ovvero i principali comparti della nostra agricoltura. Le cause, non sono certamente determinate da noi agricoltori che, viceversa, siamo i veri custodi dell’ambiente: anzi, col nostro lavoro proviamo a limitare i danni. Per vincere questa difficile sfida dobbiamo utilizzare al meglio le innovazioni oggi disponibili, come ad esempio le TEA -Tecnologie d’Evoluzione Assistita, sulle quali abbiamo promosso proprio a Benevento un convegno alla presenza del presidente Giansanti- che possono garantire le giuste quantità mantenendo alta la qualità delle nostre eccellenti produzioni”.

GIUSEPPE CHIUSOLO