Si torna a vivere all'aria aperta Economia

Aumentano i vaccinati, diminuiscono i contagi, riparte l’economia. Si diceva da tempo che la fase 3, quella della ripartenza, non poteva avere inizio se non dopo una capillare campagna di vaccinazione per tutte le fasce d’età della popolazione. Oggi che oltre la metà degli italiani ha ricevuto almeno una dose, ecco che le previsioni di centri studi e operatori economici indicano il turismo - in particolare verso la Campania, aree costiere ed interne - il settore in grado di generare, più di altri, effetti positivi su diversi comparti produttivi, in primis vini e agroalimentare strettamente legati al mondo della ristorazione. Si parla di circa 14 milioni di presenze nella nostra regione, con un recupero della domanda del 70% su 2019-2020, ovvero gli anni che hanno radicalmente cambiato i comportamenti delle persone e, dunque, anche le loro preferenze. Ecco che oggi la vacanza che attrae di più è quella “esperienziale”: il viaggio che diventa occasione per socializzare, sperimentare, stare all’aria aperta, scoprire il territorio a ritmi lenti, assaporare cibi unici, apprezzare eccellenze enologiche, visitare siti culturali e laboratori artigianali.

“L’esperienza drammatica del Covid - afferma Gennarino Masiello, presidente Coldiretti - ha costretto a guardare al futuro con nuove sensibilità. La resilienza di un territorio si costruisce facendo rete, creando sinergie un tempo impensabili tra settori che apparivano lontani, salvaguardando la natura e la bellezza del paesaggio, valorizzando le relazioni e la dimensione umana dell’economia”.

Vediamo da vicino quali sono, in questo periodo dell’anno, le mete più ambite per chi viene in visita nel Sannio. Gli attrattori di maggiore rilevanza sono legati alla Natura, come le terme di Telese, il parco acquatico Rio Grassano, le gole del Titerno coi suoi spettacolari canyons, i laghi montani e i folti boschi con meravigliosi sentieri panoramici e aree pic-nic. Attrattive restano le aree archeologiche e i siti culturali di maggiore rilevanza, Pietrelcina e i luoghi di Padre Pio, oltre alla rete di musei provinciali - dal GeoBioLab a Sant’Ilario, dal MUSA ad Arcos, dal Chiostro Santa Sofia al Museo del Sannio - che può finalmente contare su un moderno sito Web per la sua promozione all’indirizzo: www.retemuseale.provincia.benevento.it. Un portale che inizia a produrre i primi risultati: da poche unità giornaliere,le presenze alcuni giorni arrivano anche a numeri a tre cifre.

Il rilancio dell'area archeologica del Teatro Romano ha sicuramente inciso sulla politica culturale del territorio, a dimostrazione che il problema non è l’assenza di bellezze, di varia natura, bensì l’assenza di una strategia adeguata, di un dialogo tra pubblico e privato;insomma, nel Sannio non è il patrimonio che manca ma un’offerta attrattiva nella sua complessità. Un esempio virtuoso - sottolinea Ferdinando Creta, direttore dell’area archeologica del Teatro Romano - è stato l’Accordo di valorizzazione voluto nel 2019 dal Ministero della Cultura con Comune, Provincia e Curia. Penso che un ulteriore coordinamento tra enti ed un maggiore coinvolgimento dei privati, può permetterci di raggiungere buoni risultati anche in futuro”.

Tra i privati più attivi nel comparto turistico dell’incoming sul territorio sannita c’è Luca Mazzone, direttore dell’omonima Agenzia di viaggi, il quale ha ideato pacchetti tematici sui diversi attrattori turistici, predisponendo una rete di aziende d’eccellenza cui è demandata l’ospitalità dei visitatori per dormire e mangiare, apprendere e divertirsi. “È importante istituire un tavolo permanente che porti a coordinare tutte le attività messe in campo dalla parte pubblica e privata, in modo da raggiungere celermente gli obiettivi comuni, come quello di vedere nel Sannio sempre più turisti e meno escursionisti”.

GIUSEPPE CHIUSOLO