Tamponi e prezzi calmierati, Aduc: un disastro istituzionale Economia

Dopo che il Governo ha calmierato il prezzo delle mascherine FFP2 a 0,75 centesimi di euro, il mercato ha reagito come altrimenti non avrebbe potuto: a parte alcuni grandi distributori che continuano con prezzi anche più bassi, i presidi sanitari per eccellenza (farmacie) si sono adeguati e, spesso, si trovano a prezzi più alti (dipende dalle presenze più o meno monopolistiche sui territori)”. È quanto denuncia l’ADUC, Associazione Utenti e Consumatori APS.

“La calmierazione più “pesante” è invece quella per i tamponi, antigenici e molecolari. E’ di oggi l’introduzione in Toscana di una calmierazione dove il tampone antigenico rapido non potrà superare il prezzo massimo di 15 euro, mentre quello molecolare non potrà costare più di 80 euro. Se si pensa che mediamente nelle farmacie, prima di questo intervento regionale, il prezzo degli antigenici andava dai 6 ai 15 euro… e ora il prezzo max è stato fissato a 15… “bello” e “necessario” intervento quello di calmierare col prezzo massimo del mercato….. Con chi gioca la Regione Toscana?

La questione è anche più articolata. Su Amazon, dove i test antigenici si trovavano a 3-4 euro fino ad alcuni giorni fa, oggi si va sempre oltre i 5-6 euro. Mentre alcuni venditori online offrono da meno di 2 euro in su. Se andiamo su Amazon tedesca i test antigenici si trovano a 3 euro che diventano 2 euro se li cerchiamo su Lidl.de, azienda Lidl.it che sembra non offrire questo prodotto in Italia. Sui social c’è di parla di 1 euro a kit in Germania.

Insomma abbiamo un mercato variegato che sembra non tener conto dei calmieri che le autorità impongono e che, purtroppo, confermano la distanza tra queste autorità e mondo reale.

Domanda: c’è proprio bisogno di intervenire e, se proprio si sente l’opportunità di farlo, perché prima non ci si informa su come sta funzionando il mercato? Che fiducia dobbiamo avere?”.