Giancarlo Siani era un giovane come noi, pieno di sogni. Voleva fare il giornalista. Non aveva paura di esprimere le sue idee, di denunciare, tra l'altro si avviava a una carriera brillante per la sua penna sapiente. Fu per questo che la camorra gli tese un agguato e lo uccise il 23 settembre del 1985, quando svolgeva la sua attività di cronista per Il Mattino. Lo ammazzò per dimostrare che chi si pone contro la logica del potere mafioso soccombe, inesorabilmente. 

In sua memoria si svolgerà il 3 aprile a Palazzo De Simone in Piazza Arechi II a Benevento con inizio alle ore 15.30,  il Corso di Formazione dell'ORG Campania Legalità e contrasto alle mafie negli articoli e nel messaggio deontologico di Giancarlo Siani.

Interverranno all'incontro i giornalisti Paolo Siani, fratello di Giancarlo anche in rappresentanza della Fondazione Onlus Giancarlo Siani, Giovanni Taranto, Anna Liberatore, Mario Clemente Mastella, Ottavio Lucarelli, il Rettore dell'Università degli Studi del Sannio Gerardo Canfora e il rappresentante degli studenti di Unisannio Stefano Orlacchio. Fulcro dell'incontro la lettura e l'approfondimento dei più importanti articoli del noto giornalista ucciso, raccolti nel libro ripubblicato di recente dall'Ordine dei Giornalisti della Campania.

Siani ci insegna che non bisogna tacere anche a costo della propria vita perché anche la goccia scava la roccia e nella legalità occorre credere e operare.
Giuseppe Niccolò Imperlino