Attentato davanti ad una scuola di Brindisi. Lo sdegno e la condanna di Aniello Cimitile e Annachiara Palmieri In primo piano

Una ragazza di sedici anni dilaniata dallo scoppio di un ordigno, un'altra gravissima, tre ragazze con ustioni su tutto il corpo, due delle quali in gravi condizioni e una probabilmente perderà gli arti inferiori, altre cinque persone colpite in maniera meno grave: è il bilancio - orrendo - di un attentato compiuto dinanzi ad una scuola brindisina, l'Istituto Professionale di Stato per i Servizi Sociali “Francesca Laura Morvillo Falcone” di Brindisi, che conta 600 alunni.

La ragazza morta si chiamava Melissa Bassi, aveva 16 anni ed era nata a Mesagne.

La scuola Morvillo Falcone aveva vinto il primo premio della 1ª edizione del concorso sulla legalità.

Il Presidente della Provincia di Benevento, Aniello Cimitile, a nome personale e della Provincia tutta, ha espresso la più ferma condanna del brutale attentato di Brindisi e la piena ed incondizionata adesione alla manifestazione di protesta che è stata indetta da Cgil, Cisl e Uil del Sannio davanti alla Rocca dei Rettori per la serata di oggi sabato 19 maggio. Cimitile ha così commentato i fatti di oggi: “E' un atto di assoluta barbarie, perpetrato ai danni di una Scuola, cioè di una delle istituzioni fondamentali della vita sociale e civile di un Paese, e che ha colpito giovani indifesi. La lotta alla illegalità e contro la mafia richiede la fermissima risposta delle Istituzioni pubbliche e di tutto il corpo sociale italiano, dei partiti, dei Sindacati quale che sia la tendenza politica di ciascuno. Nella pesantissima congiuntura economica che stiamo attraversando un attentato come quello odierno rischia di innescare meccanismi destabilizzanti di gravità inaudita. Nell'attesa che le Autorità investigative facciano chiarezza e dicano una parola definitiva sulle reali cause che stanno dietro a questa orribile strage, è necessaria che si faccia sentire alta e forte la protesta civile e democratica contro questa barbarie a difesa non solo della Scuola, ma delle Istituzioni democratiche. Ben vengano iniziative come quelle promosse dal Sindacato: facciamo dunque sentire ai giovani la vicinanza di tutto il popolo italiano e la determinazioni di ogni ceto sociale e di ogni generazione a garantire loro il futuro e la libertà”.

Orrore, sdegno e condanna sono stati espressi anche dall'assessore provinciale di Benevento alle politiche formative, Annachiara Palmieri, che ha dichiarato: “Il fatto che sia stata colpita deliberatamente, nel momento dell'ingresso degli Allievi per la prima ora di lezione, una Scuola, frequentata in prevalenza da ragazze ed intitolata ai Martiri di mafia; il fatto che una di queste studentesse, di appena 16 anni, sia morta dilaniata dallo scoppio di un ordigno nient'affatto rudimentale; il fatto che molti altri Allievi siano stati ricoverati per le ferite riportate in Ospedale, invece di apprestarsi a trascorrere serenamente il sabato e la domenica; il fatto che proprio quell'Istituto aveva di recente vinto un Premio per l'affermazione della legalità; ebbene tutto questo rende, se possibile, ancora più sconvolgente il gesto vigliacco compiuto da chi, nascondendosi ad adeguata distanza di sicurezza, ha premuto un telecomando per condannare a morte degli innocenti. L'attacco portato oggi alla vita sociale, che trova proprio nella Scuola uno dei suoi momenti più alti e solenni, è in realtà un attacco portato allo Stato e alla società civile italiana. Auguro la pronta guarigione ai feriti e alle Autorità preposte di catturare al più presto il responsabile o i responsabili di questa mostruosità”. 

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