Nella vita c'è chi sta sopra e chi sta sotto In primo piano

Corre voce che a settembre inizia l’anno scolastico. Secondo alcuni è una temerarietà da contrastare. Perché mai si dovrebbe andare a scuola se ce la siamo cavata anche senza andarci? Bombardamenti, terremoti, alluvioni e pestilenze ci sono sempre stati e gli edifici scolastici hanno ospitato mutilati e invalidi, alluvionati e senza tetto con variegata documentazione.

Dicono che a settembre nessun estraneo entrerà nelle aule, ma forse neanche gli alunni perché devono mantenere le distanze di sicurezza e allora un’aula nella quale si stipavano ventinove alunni ne potrebbe contenere meno di venti.

E gli altri dove li mettiamo? La fantasia si è sbizzarrita. Noi la soluzione l’abbiamo: il soppalco.

Non debbono imparare anche l’educazione civica, i nostri giovani? Embè si abitueranno a capire che nella vita c’è chi sta sopra e chi sta sotto.

M. P.