Siamo cresciuti tutti a ''pane e Sanremo'' Società

“Tutta l’Italia, tutta l’Italia, tutta l’Italia (eh!). E Sanremo ha compiuto 75 anni. Tanti. Siamo cresciuti a “pane e Sanremo”.

Mi son soffermata quest’anno su alcuni testi per cogliere qualche filo conduttore. Ma vorrei ricordare qualche verso della canzone che vinse il primo festival nel 1951: “grazie dei fior, fra tutti gli altri li ho riconosciuti, mi han fatto male eppure li ho graditi, son rose rosse e parlano d’amor”.

E quella vincitrice di quest’anno? “Ridere, piangere, fare all’amore e poi stare in silenzio per ore. Non so più come fare senza te. Te che mi fai vivere e dimenticare. Sta vita non è vita senza te”, Balorda nostalgia. Olly.

Son passati 75 anni ma “l’amor che move il sole e l’altre stelle” è sempre al centro della vita. L’amore dei genitori per i figli: “e ora ti vedo camminare con la manina in quella di tua madre. E tutta questa felicità forse la posso sostenere. E posso navigare sotto una nuova stella polare” Brunori SAS. L’albero delle noci.

L’amore “distratto” dei genitori verso i figli: “e tuo padre non tornava la sera l’hai visto solo di schiena. Lui non sa cosa è stare insieme. Lo so gli vuoi bene. L’amore è come una pioggia sopra villa Borghese e noi stiamo annegando, naufragando. Amore mio veramente se non mi ami muoio giovane”, Achille Lauro, Incoscienti giovani.

E poi “gli anni passano, i figli crescono, le mamme imbiancano ma non sfiorirà la loro beltà”. E allora arrivano la vecchiaia e le malattie e Cristicchi ha straziato l’anima con il suo testo “Quando sarai piccola”: “ci sono cose che non puoi cancellare, ci sono abbracci che non devi sprecare. Ci sono sguardi pieni di silenzio che non sai descrivere con le parole. C’è quella rabbia di vederti cambiare e la fatica di doverlo accettare. E questo è l’amore dei figli per i genitori. Che dire ancora? Amore e sempre amore.

L’ha espresso magistralmente Lucio Corsi, che ha vinto anche il premio Assomusica per la migliore esibizione live di un artista rivelazione. “Quanto è duro il mondo per quelli normali, che hanno poco amore intorno o troppo sole negli occhiali. Volevo essere un duro però non sono nessuno. Non sono nato cona la faccia da duro”.

Dunque tante cose sono cambiate, molte non ci sono più, ma il sentimento dell’Amore in senso lato è rimasto l’essenza della vita. Quella vera.

ELISA FIENGO