Tutto di ''Siamo in giro'', il singolo dei sanniti Lil Manda e ZOO ai raggi X Società

Come annunciato, è dal 1° febbraio che “Siamo in giro” riecheggia nelle casse della scena rap-trap sannita e non solo. La freschezza del pezzo mira ad abbattere ogni forma di limitante catalogazione e pregiudizio nei confronti del movimento artistico musicale beneventano, coinvolgendo una fetta di pubblico più ampia possibile, senza rinnegare l’imprescindibilità delle origini dei cantanti.

Il singolo di Lil Manda e ZOO, prodotto da yo martu e DJ Monkey, è una vera e propria street-hit che non cela segreti: svela, con leggerezza, la classica routine del rione in cui si immerge un qualsiasi giovane di provincia. Il sound pop-rap (dai tratti trap), energico e scorrevole, assieme al testo lieve ma incalzante, richiama in maniera figurata i ricordi d’infanzia che accomunano ogni giovane del rione, i quali consentono all’ascoltatore di interagire col brano, vestendo i panni del protagonista immaginario. In ogni quartiere umile, d’altronde, per formare comunità di strada è sempre bastato un campetto in cemento, un pallone mezzo sgonfio e delle bottiglie di plastica valide a simulare i pali di una porta. È ciò a cui allude il brano con fare nostalgico, interpretando il tema del calcio come chiave della socialità e dell’unione. Esatto, il pallone: proprio lo strumento che ha accomunato la vita e le carriere di Roberto Carlos e Robinho, stelle brasiliane di qualche decennio fa, protagonisti a più riprese del ritornello della canzone, all’insegna della fratellanza.

Il brano è un vero e proprio sfogo post-lockdown”, ha sostenuto Eugenio Ciullo, in arte Lil Manda. “‘Stare in giro’ è inteso con un’accezione di forte spensieratezza, felicità e determinazione, dopo un periodo di difficoltà che ha attanagliato tutti. Il testo, scritto di getto, parla di chi è nato e cresciuto per strada, come evidenziato dai luoghi comuni del ‘nascondino’ e del ‘Super Santos’. Ma sono tanti i valori che si nascondono dietro un ragazzo di strada: umiltà, amicizia e condivisione. Nel brano traspare l’essenzialità della socialità, quella che sta venendo a mancare un po’ nelle nuove generazioni, quasi svuotate dalla tecnologia”.

Ma non solo, perché il pezzo conserva dei retroscena personali, percepibili dagli ascoltatori solo captando ed interpretando delle significative immagini appartenenti al videoclip che ha lanciato il singolo: “‘Stare in giro’ si riferisce anche a noi ragazzi della scena artistica beneventana - ha continuato Lil Manda - che vogliamo fermamente abbattere la barriera che ci separa dagli ascoltatori della nostra città. Vogliamo eliminare definitivamente la chiusura mentale di chi si rifiuta di valutarci in quanto artisti”.

In tal senso, si è accodato Marco Zollo, aka ZOO, seconda voce della hit: “Il pezzo allude alla realtà di strada anche con sfaccettature metaforiche: racconta chi siamo stati, come la realtà di strada ci ha formati, ma soprattutto chi siamo. Infatti, la scena artistica di Benevento c’è, è finalmente unita e vuole affermarsi senza pregiudizi”.

Ad accompagnare e promuovere l’uscita del singolo, ha riscosso successo anche il relativo videoclip, da subito online su YouTube, prodotto da “Pixel Video”. Le riprese sono state spalmate su due giorni ed hanno immortalato la realtà del Rione Libertà di Benevento, addentrandosi nei meandri del folcloristico mercato del pesce del sabato mattina. Scene di vita quotidiana sono state alternate a riprese di motorini rombanti, attorniati di persone con un sorriso coinvolgente, che hanno rimarcato l’imprescindibile valore della coesione in una realtà umile. A segnare la realizzazione del contenuto audio-visivo sono state le significative partecipazioni di altri rapper del territorio beneventano, in grado - con la loro presenza ed il proprio sguardo sicuro - di trasmettere un inedito senso di unione musicale e sostegno reciproco. Così, il variegato pubblico che ha preso parte alle riprese, ospite degli autori del pezzo, è certamente riuscito a godersi una giornata piuttosto insolita, particolare e senza dubbio spensierata.

Siamo stati felici di condividere questa gioia con i ragazzi del quartiere dove siamo cresciuti”, ha continuato ZOO. “Sono stati tutti felicissimi di prender parte alle riprese: abbiamo offerto i panini del Mc Donald’s e qualche alcolico per tutti in modo da vivere appieno l’essenza della partecipazione. Inoltre, anche solo riuscire a portare una Ferrari nel quartiere dell’Addolorata, per realizzare le riprese, è servito a strappare un sorriso a tanti giovani, ma anche ai più adulti. Ed era quello che volevamo. Tutto ciò ci ha confermato che è quello che vogliamo fare nella vita: lavorare con la musica. Vivere di musica”.

L’intero brano è stato autonomamente inciso e masterizzato presso lo studio “Let’s Work Records” con l’essenziale contributo di yo martu e DJ Monkey nella produzione. “Il beat della canzone è nato quasi per caso, in un giorno e mezzo - ha dichiarato Carmine Senatore, in arte DJ Monkey -. Ci è bastato suonare il piano, che ha prodotto la melodia principale. Io e martu abbiamo poi aggiunto le drums per dare equilibrio al beat, ma è stato con la registrazione delle trombe che abbiamo tirato fuori note di gioia e spensieratezza, sulle quali hanno inciso, di getto, Manda e ZOO”.

Ad ogni modo, il “Let’s Work Records” si propone come un nuovo ambiente di registrazione, ideato dai suddetti artisti per garantire un punto di ritrovo per chiunque intenda fare musica in un contesto sano e creativo. Una proposta innovativa sul territorio sannita, atta a fornire gli strumenti tecnici necessari - e tutto il supporto competente del caso - a chi è in cerca della possibilità di esprimersi; a chi intende concretamente vivere della propria musica.

FRANCESCO MARIA SGUERA