Vogue, più regole nella moda Società

Vogue e la “Campagna di Promozione alla Salute”, un’iniziativa volta alla tutela delle modelle e di riflesso anche delle donne che si ispirano, appunto, alle modelle viste in copertina o sulle passerelle, identificando in loro un ideale di bellezza da raggiungere.

Questa appare essere, pertanto, una vera opportunità per poter aprire un ulteriore dibattito (con necessaria sensibilizzazione) su questo tema sempre attuale e sui rischi connessi sull’immedesimazione in canoni stilistici troppo estremi.

Protagonisti dell’iniziativa sono i 19 direttori delle edizioni internazionali di Vogue (edizione italiana compresa), che lanceranno in tutto il mondo l’iniziativa tramite un editoriale che verrà inserito nel numero di giugno.

Nel dettaglio, i direttori si assumeranno così la responsabilità di rispettare determinati dettami tra i quali quelli sui criteri di scelta delle modelle che, oltre a non avere meno di 16 anni, non dovranno avere problemi di disturbi alimentari.

E gli stilisti? Ebbene, anche loro saranno coinvolti, con un invito a riflettere sulle possibili conseguenze nel creare abiti dalle taglie troppo piccole, scelta che, oltre a proporre l’idea di un corpo femminile troppo minuto, costringe le agenzie di moda a scegliere conseguentemente modelle troppo magre.

L’iniziativa, sfruttando la notorietà delle testate coinvolte (una posizione privilegiata e particolarmente influente in questo campo anche a livello internazionale), vuole incentivare un approccio più sano con il cibo, una bellezza conforme ai dettami di una dieta equilibrata.

L’iniziativa aprirà sicuramente un dibattito sull’argomento dei disturbi alimentari, grazie al gran numero di lettori coinvolti ma anche e soprattutto grazie alla enorme influenza che il prodotto Vogue ha nel mondo della moda.

Difficile dire se la “Campagna di Promozione alla Salute” cambierà le cose, sicuramente è un buon inizio.

RENATA DEL PRETE 

Altre immagini