Calcio, Serie C: pari a reti bianche nel derby tra Casertana e Benevento Sport
Derby. Sfottó tra tifoserie, guerra in campo. Duelli su ogni pallone, battaglie negli scontri aerei; proteste e nervosismo palpabile. Intensità, ammonizioni ed occasioni da una parte e dall’altra. Casertana e Benevento se le sono date di santa ragione, brillando un tempo ciascuna. Alla fine, però, al “Pinto” è finita 0-0: un punto per ambedue le compagini, che torna sempre utile.
La Casertana di mister Cangelosi era chiamata all’esordio stagionale, dopo il (tardivo) ripescaggio in C, ufficializzato solo qualche settimana fa. La formazione rossoblu, galvanizzata da un “Pinto” sold out, ha provato a indirizzare la gara in proprio favore per mezzo dell’entusiasmo. E per poco non c’è riuscita. Tanta corsa e grande intensità: Paleari, con un paio di parete importanti - specialmente sul mancino affilato ed angolato di Proietti - ha tenuto a galla i suoi, rispondendo sempre presente.
Il Benevento di Andreoletti, a differenza del debutto di Torre del Greco, ha colto il vero spirito della Serie C: senza imborghesirsi, ha assecondato l’arrembaggio casertano, rintanandosi dietro ove inevitabile e spazzando lungo ogni pallone capitato a tiro, in modo da rifiatare. D’altronde, funziona così: palesarsi spavaldi ed altezzosi, in categorie dove prevale la squadra più vogliosa e combattiva, e quasi mai la più forte sulla carta, è deleterio.
Pertanto, mister Andreoletti - il quale ha saputo interpretare alla grande le varie fasi della partita - ha avuto pienamente ragione, perchè nella ripresa non c’è stata storia. La Strega, cambiando assetto tattico e rinunciando sin da inizio secondo tempo a Marotta (ammonito) e Masciangelo, entrambi insufficienti, ha cambiato volto: forte degli ingressi di Tello e Karic, il Benevento ha ritrovato inprevedibilità tra le linee, grazie alla tecnica ed alla duttilità del colombiano, nonché grande quantità sulla fascia destra, ricoperta in entrambe le fasi dallo svedese. Così, dopo 5’ di ripresa, Ferrante ha fatto tremare il pubblico di casa, colpendo un clamoroso palo dal limite dell’area, tra il boato del settore ospiti. Il Benevento ha a mano a mano acquisito fiducia: Kubica e Bolsius hanno completato le rotazioni giallorosse, prelevando Pinato e Simonetti, entrambi non brillantissimi. La Casertana ha terminato l’incontro quasi sulle proprie gambe, esausta e rintanata nella propria metà campo, ma è stato comunque Paleari a dire di no ad un paio di botte da fuori area di Toscano ed Anastasio. A circa 10’ dallo scadere, inoltre, il Benevento è andata vicinissimo al vantaggio: sugli sviluppi di un corner di Benedetti, Berra ha fallito - col piattone destro, da appena pochi metri - il tap-in vincente, che sarebbe valso il vantaggio giallorosso. Disperazione enorme per l’occasione sciupata da uno dei migliori in campo.
Il Benevento, dunque, è uscito a testa alta dal “Pinto” di Caserta, tra gli applausi dei circa 300 supporter giallorossi giunti al seguito della Strega. Prevalere nei derby, specialmente in questa categoria, non è mai scontato. I sanniti hanno lottato con onore, sciorinandosi tatticamente intelligenti - grazie ad una buona lettura dell’incontro da parte di Andreoletti - e comunque audaci: non si può certo dire che, nella ripresa, il Benevento non abbia provato a vincerla. Un pizzico di sfortuna e la mancanza della condizione fisica ottimale, ancora piuttosto lontana, hanno inciso nell’economia del risultato, il quale ha prodotto, ad ogni modo, un punto tutt’altro che da buttare. Tutt’altro.
Il Benevento è sulla strada giusta. I giallorossi stanno acquisendo la mentalità necessaria per affrontare al meglio questo insidioso girone C - ricco di sorprese e di battaglie - nel migliore dei modi: non resta che svuotare gradualmente l’infermeria e rodare definitivamente l’undici titolare. Dopodiché, il percorso della Strega sarà certamente in discesa.
Tabellino
Casertana (4-3-3): Venturi; Paglino (12′ st Anastasio), Celiento, Sciacca, Fabbri; Damian, Proietti, Toscano; Carretta (16′ pt Taurino; 13′ st Casoli), Tavernelli, Curcio (36′ st Turchetta). All.: Vincenzo Cangelosi.
Benevento (3-5-2): Paleari; Berra, Pastina, Benedetti; El Kaouakibi, Simonetti (24′ st Bolsius), Talia, Pinato (12′ st Kubica), Masciangelo (1′ st Karic); Marotta (1′ st Tello), Ferrante. All.: Matteo Andreoletti.
Arbitro: Mattia
Caldera di Como.
Assistenti: Antonio
D’Angelo
di Perugia e Alessandro Parisi di Bari.
IV ufficiale: Alessandro
Silvestri di
Roma 1.
Note: Ammoniti: Benedetti (B), Pastina (B), Marotta (B), Toscano (C), Simonetti (B), Proietti (C), Berra (B). Recupero: 3′ pt, 3′ st.
FRANCESCO MARIA SGUERA
Foto di Arturo Russo per Realtà Sannita ©