La lotteria dei play-out premia il Benevento Sport

L’hanno scorso ci pensò il mai dimenticato Pedro Mariani (a proposito, vecchio guerriero, tanti auguri di pronta guarigione dopo il brutto incidente stradale) a “regalare” al Benevento la permanenza in C1; questa volta, invece, è bastato il “pesantissimo” goal di Sossio Aruta al S.Francesco di Nocera per permettere alla società giallo- rossi di conservare quel bene prezioso che è la C1.

Ma quanta sofferenza per avere ragione dei “cugini” rosso- neri nella vera e propria lotteria dei play- out. Prima la ridicola decisione dell’arbitro fiorentino Rocchi di sospendere la partita sullo 0-0 ad una manciata di minuti dalla fine per il temporale abbattutosi sul S.Francesco, poi le polemiche legate alla ripetizione della gara, quindi la vittoria al S. Francesco con la rete “rapina” di Sossio Aruta, infine la vittoria dei molossi al S.Colomba contro un Benevento contratto e quasi irriconoscibile. Insomma, si potrebbe scrivere un vero romanzo su questi 180’ che hanno visto di fronte Nocerina e Benevento.

Alla fine, in un modo o nell’altro, l’hanno spuntata Matrecano e compagni e la Nocerina per il secondo anno consecutivo è stata condannata alla C2 ed è molto difficile che questa volta ci sia il “recupero” da parte della Lega fiorentina. Insomma, sembra proprio che questa volta i salernitani devono mettersi l’anima in pace e partecipare al prossimo torneo di C2 ed è sintomatico il fatto che per la seconda volta consecutiva siano stati i giallo- rossi a condannare la Nocerina.

C’è però da dire che nella gara di ritorno al S.Colomba c’è stata una sofferenza grandissima. Il duo Santin- Fiorucci ha presentato una squadra imbottita di difensori vuoi per una carenza di organico vuoi per alcune assenze obbligate ( vedi lo squalificato Manni oppure un Diè non presentabile per motivi non troppo chiari), e ciò ha contribuito a rendere la squadra impresentabile sotto il profilo tattico.

A ciò dobbiamo aggiungere la pessima giornata di qualche atleta, che ha contribuito a rendere la gara ancora più difficile. Nel dopo- partita Santin e Fiorucci hanno tentato di giustificarsi parlando di scelte obbligate e chiedendo scusa ai tifosi per aver chiuso il torneo nel modo peggiore, con una sconfitta casalinga.

A questo punto è bene mettere una pietra su anche sull’ultimo torneo rallegrandosi soltanto per lo scampato pericolo.

Ricordate in che modo era iniziato il torneo, senza una società, senza una squadra, senza un allenatore? E’ già un miracolo che alla fine sia stata mantenuta la C1, che resta un patrimonio insostituibile e grandissimo.

E senza perdere altro tempo prezioso è bene cominciare a pensare subito al futuro. Tempo non ce n’è molto se questa volta si vogliono fare le cose un po’ meglio del passato.

La società faccia sapere subito che programma intende portare avanti e soprattutto cominci a pensare subito a chi deve essere il nuovo allenatore. Poi, faccia lavorare in pace Santin che certamente ha le carte in regola per “costruire” la nuova squadra. E’ bene dire subito che c’è tanto lavoro da fare, che la squadra deve essere costruita quasi ex novo, anche se alcuni punti fermi indubbiamente ci sono.

Una cosa è certa: una nuova stagione di sofferenza nessuna la vuole. Ci pensi la società trovando spunto dalla permanenza in C1. Al più presto si attendono buone novità!

Gino Pescitelli

(Da Realtà Sannita n. 10 / 1.15 giugno 2002 pag. 8)